Editore: De Agostini
Anno di pubblicazione: 2015
Mia Edizione: I edizione 2015
Genere: horror, young adult
Pagine: 349
Formato: cartonato con sovraccoperta
Valutazione: 5
Indice
Trama
Chi è Guillermo del Toro?
Chi è Daniel Kraus? Recensione
Fonti
Trama
È un sonnolento pomeriggio di fine estate a San Bernardino. Il sole è quasi tramontato, e i fratelli Sturges pedalano veloci mentre si inseguono con le loro pistole di plastica. Poi Jim, il più piccolo dei due, vede Jack entrare nell'ombra di un ponte. Non è un bello scherzo, pensa Jim mentre prova a raggiungere il fratello e si lascia inghiottire dalle tenebre. All'improvviso, però, qualcosa si muove: una creatura più nera dell'ombra si stacca dalla parete... Jim fugge, ma è solo. A partire da quel pomeriggio, di Jack non saprà più nulla. Molti anni dopo, toccherà al giovane Jim Jr., il figlio dell'unico sopravvissuto dei fratelli Sturges, il compito di trovare una risposta. Cosa è successo a zio Jack, quel pomeriggio d'estate? E, soprattutto, è vero quello che si dice in città? Che furono i troll - creature orrende e affamate di esseri umani - a rapire Jack e insieme a lui molti, moltissimi altri bambini? Una storia che mette i brividi a firma di Guillermo del Toro, maestro dell'horror e del fantasy. Un romanzo indimenticabile che vi divorerà.
Chi è Daniel Kraus?
E' scrittore, editor e regista.
Collabora con numerose riviste, ha diretto e prodotto film e documentari per il cinema. Il suo romanzo d'esordio è "L'estate del coprifuoco", pubblicato in Italia da Einaudi.
Chi è Guillermo del Toro?
E' un pluripremiato regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Ha al suo attivo film di successo come "Il labirinto del fauno", "Hellboy", "Lo Hobbit" e "Pacific Rim". Qualche anno fa, ha esordito anche nel ruolo di scrittore con la serie horror "La progenie", pubblicata in Italia da Mondadori e diventata una famosa serie tv con il titolo "The strain".
Recensione
La storia
"Trollhunters" è in tutto e per tutto un romanzo per ragazzi, dotato però di quel particolare qualcosa in più che gli permette di distinguersi dalla massa.
Ciò è merito sicuramente degli autori: anche se tra i due il nome che spicca di più è quello di Del Toro, vi posso assicurare che il contributo di entrambi è stato indispensabile per trasformare una storia apparentemente semplice come questa in un romanzo ben riuscito.
Del Toro e Kraus sono infatti stati in grado di creare un universo assolutamente credibile e verosimile, in cui elementi reali e di pura finzione si uniscono in un tutt'uno inscindibile. Sullo sfondo di un'epica guerra che vede come alleati uomini e troll, i due scrittori affrontano con il giusto mix di serietà e leggerezza temi molto sentiti fra i più giovani: la perdita di un parente, l'abbandono, il bullismo, il sacrificio personale, il rapporto padre-figlio, la scoperta di sè stessi e del proprio posto nel mondo. Il tutto condito da una sottile vena di macabro splatter che rende "Trollhunters" un'ottima lettura anche per un pubblico adulto.
Il sentiero seguito da questa storia è ben delineato fin dall'inizio e sufficientemente prevedibile: dopo una breve introduzione tanto per far capire di cosa si sta parlando, gli autori procedono subito alla presentazione del personaggio principale e alla scoperta del suo potere, addentrandosi sempre di più nel vivo dell'azione fino all'epico finale.
Non mancano poi momenti commoventi, stemperati in parte da scenette ad alto tasso di ironia e comicità, così come anche fasi di maggior tensione. Insomma, c'è nè veramente per tutti i gusti. Certo, considerato il principale pubblico di riferimento, non possiamo aspettarci carichi emotivi pari a quelli dei romanzi di Stephen King o di Clive Barker. Ma "Trollhunters" sa comunque il fatto suo, riuscendo tranquillamente a ricavarsi il proprio spazio nel panorama della letteratura horror-fantasy, dimostrando di avere molto da dare a chi avrà la volontà di ascoltare.
Datemi retta: se cercate un libro scorrevole, che si lascia letteralmente divorare e che vi impedisca di chiuderlo finchè non lo avrete finito, "Trollhunters" è ciò che fa per voi.
I personaggi
James "Jim" Sturges Junior
Jim è il protagonista di questa storia, nonchè il suo narratore. Quindicenne un po' sfortunato in amore e nello sport, non è molto popolare a scuola. Anzi, si può dire che non lo sia affatto, anche perchè vivere con un padre paranoico non è per niente semplice.
Ben presto, però, si renderà conto che le paure del genitore erano tutt'altro che infondate. La sua famiglia appartiene a lunga stirpe di cacciatori di troll, dai quali è reclutato per sconfiggere il terribile Gunmar il Nero.
Proprio per questo, quindi, è molto facile identificarsi con lui, specialmente per un giovane lettore. Jim non un cavaliere senza macchia e senza paura. Al contrario, è una persona qualunque, come lo siamo noi, che affronta come può le sfide che la vita gli mette davanti. Se qualcuno quindi avesse chiesto la sua opinione, nulla di quanto raccontato nel libro sarebbe mai successo.
In questo senso, la narrazione in prima persona aiuta certamente nella caratterizzazione di questo personaggio. In quanto narratore, noi lettori sappiamo esattamente tutto ciò che sa anche lui: le sue paure, i suoi timori, il desiderio di normalità. Tutte sensazioni che anche noi, almeno una volta nel corso dell'esistenza, abbiamo provato.
La forza di Jim però sta nella sua capacità di superare i propri limiti, affrontando suo malgrado di ciò che le circostanze gli impongono e i cambiamenti che ne deriveranno; in tal modo dimostrando da un lato una consapevolezza e di sè e una sicurezza che non immaginava assolutamente di avere, e dall'altro proponendosi come un ottimo esempio positivo di resilienza, responsabilità e senso del dovere.
Tobias "Tub" Dershowitz
Tub è la classica "spalla" dell'eroe: migliore (e unico) amico di Jim, ancora più impopolare di lui, è un personaggio fortemente autoironico e divertente, capace di dissipare con una sola frase tutta la malinconia e la tristezza.
Al pari di Jim, anche con Tub gli autori mostrano tutta la loro abilità nella costruzione del suo carattere, dando vita ad un altro ottimo personaggio in cui identificarsi. Questo ragazzo è infatti la dimostrazione che se anche la vita alle volte regala solo limoni, la cosa migliore da fare è farsi una bella limonata.
Nonostante il suo ruolo apparentemente secondario, Tub è la perfetta incarnazione letteraria della parola amico. Non solo soccorre Jim fisicamente, ma anche e sopratutto psicologicamente, impegnandosi a fondo in una battaglia che non è la sua per seguire la via che ritiene più giusta; e come lo stesso Jim si renderà conto, da una persona come lui c'è solo da imparare.
I troll: AAARGH!!! e Batter d'Occhio
In una storia incentrata sui troll, non è possibile non parlare di loro. AAARGH!!! e Batter d'Occhio rappresentano infatti una rivisitazione in chiave moderna di creature antiche quanto l'uomo, abitanti di moltissime storie del folklore, cui gli autori si sono evidentemente ispirati.
Del Toro e Kraus riescono a renderli praticamente umani, trasformandoli da belve affamate di carne di bambini in esseri dotati di intelletto e raziocinio (alcuni di loro, almeno). Nonostante AARGH!!! e Batter d'Occhio siano volutamente rappresentati come spaventosi e disgustosi, richiamando quasi alla mente i mostri del film d'animazione "Monsters & Co", si dimostrano spesso molto più umani di quanto ci si aspetti.
I mostri non sempre hanno l'aria di essere mostri
Come Tub, anche loro son pilastri imprescindibili della storia, che perderebbe molto del suo fascino se gli autori non avessero dedicato molte pagine alla loro caratterizzazione e a quella del mondo in cui vivono. Per certi versi, rappresentano gli adulti della situazione: figure solide su cui fare riferimento quanto tutto il resto intorno sta crollando.
Divertenti e un po' goffi, sono la prima fonte di informazioni per Jim su un mondo fino a quel momento totalmente sconosciuto. E questo ci porta ad un altro aspetto molto interessante di questo libro, ossia l'ambientazione.
Il contesto ambientale
Sotto questo profilo, il libro può essere idealmente suddiviso in due universi: quello di sopra, dominio degli uomini; e quello di sotto, dominio dei troll. Per quanto riguarda il primo, gli autori riescono a rappresentare perfettamente l'America dei giorni nostri, nello specifico la città di San Bernardino.
Per quanto riguarda il mondo di sotto, invece, è tutta un'altra storia. I dettagli fioccano in queste pagine, rimandando l'immagine di un luogo perfetto per lo sviluppo dei troll. Al riparo dal sole, le fogne della città offrono un ottimo rifugio a queste creature, che hanno dato vita ad una vera e propria comunità, non immune alle problematiche che affliggono il mondo di sopra.
L'ambiente diventa così parte integrante della narrazione, il perfetto sfondo su cui i nostri personaggi si muovono e agiscono. Certo, come per la caratterizzazione psicologia, non posso dire che questo romanzo raggiunge i livelli di certi classici fantasy; tuttavia, nel suo piccolo vi assicuro che sa farsi valere.
Stile di scrittura
"Trollhunters" si distingue grazie alla sua narrazione dinamica, capace di mantenere alta l'attenzione del lettore dalla prima all'ultima pagina. Ciò anche grazie ai capitoli decisamente brevi, al massimo di due o tre pagine, che scongiurano il rischio di noia.
Gli autori poi dicono quello che devono dire senza tanti giri di parole, arrivando sempre dritti al punto, senza però risultare mai frettolosi o disattenti. Infatti, anche la cura per i dettagli è un aspetto sale alla ribalta, indispensabile per costruire da zero un mondo che non esiste e per renderlo quantomeno verosimile.
In questo senso, la capacità descrittivo-narrativa dei due autori è ottima: con poche frasi dai periodi non troppo lunghi, riescono a ricreare nella mente del lettore esattamente lo scenario descritto, che si tratti di un personaggio, una scena d'azione o un paesaggio.
Per non parlare poi della narrazione in prima persona che, non mi stancherò mai di dirlo, è sempre un punto a favore per un libro. In questo caso specifico, questa scelta stilistica contribuisce a far sentire partecipe il lettore e a coinvolgerlo a fondo.
La lettura scorre infatti molto veloce, incuriosendo e stimolando il pubblico a scoprire cosa succede dopo. Anche le scene più tranquille, concentrare più che altro nei primi capitoli, sono così ben strutturate da far immergere completamente il lettore in ciò che sta leggendo. Tutti elementi che contribuiscono a rendere "Trollhunters" una lettura valida e ricca di spunti di riflessione, tanto per i giovani, quanto per gli adulti.
Fonti
Copertina libro: https://www.ibs.it/trollhunters-libro-guillermo-del-toro-daniel-kraus/e/9788851134402
Foto di Guillermo Del Toro: https://www.lafeltrinelli.it/libri/autori/guillermo-del-toro
Foto di Daniel Kraus: https://lanavediteseo.eu/wp-content/uploads/2016/04/daniel-kraus-nave-teseo.jpg
"Se la vita ti dà limoni...": semi cit. tratta dal romanzo "Cujo" di Stephen King
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