Buongiorno, amici lettori! Sono lieta di presentarvi l'ultimo articolo dedicato all'acquisto dei libri e alla loro gestione nelle nostre case. Essendo trascorso un po' di tempo dall'ultima volta, vi propongo un breve riassunto per rinfrescarvi le idee.
Avevo iniziato questo "viaggio" analizzando tre specifiche figure: il bibliofilo, il bibliomaniaco e il praticante dello Tsundoku. Dopodiché, mi sono concentrata sullo spigoloso tema della mancanza di spazio, che spesso ci costringe a privarci di una parte dei volumi che abbiamo acquistato.
Ed è prorio di questo che intendo occuparmi oggi: come liberarsi dei libri in eccesso senza senzi di colpa e senza sprechi.
Siete tutti pronti? Bene, allora, cominciamo!
Indice
I mercatini dell'usato
Esistono diverse soluzioni che vi permetteranno di sbarazzarvi dei volumi che non volete più, senza doverli per forza buttare nella spazzatura. I mercatini dell'usato sono una tra le più comode e rapide.
In Italia, tra franchising e negozi indipendenti, ne potete trovare di ogni genere e sorta. Pensate che nei dintorni del mio paese sperduto nel nulla, ce ne sono ben due!
In base alla mia esperienza, posso dirvi che il funzionamento di questi posti è praticamente identico: voi portate gli oggetti che non volete più, e loro li mettono in vendita. Il guadagno che ne deriva viene diviso in parti uguali fra voi e il commerciante.
Per fare questo, però, vi sarà chiesto di firmare un mandato di vendita. Si tratta di un vero e proprio contratto con il quale autorizzate il mercatino a gestire gli oggetti per conto vostro. In particolare, i titolari o chi per loro si impegneranno ad esporli nei locali al prezzo e per il tempo concordato con voi. Nel mandato potranno inoltre essere indicate le commissioni e le spese di gestione che il negozio tratterrà su ogni vendita, come compenso per il lavoro svolto.
Naturalmente, ci possono essere delle differenze gestionali. Per esempio, alcuni mercatini si riservano il diritto di abbassare il prezzo dei prodotti esposti laddove rimangano a lungo in giacenza. Altri stabiliscono invece un periodo massimo di esposizione degli oggetti consegnati, trascorso il quale li restituiscono al proprietario.
Ci sono poi mercatini che non pongono limiti per quanto riguarda il ritiro dei prodotti stessi; mentre altri potrebbero dedicare a quest'attività solo alcuni giorni a settimana, o addirittura richiedere un appuntamento.
Infine, i gestori non sono obbligati ad accettare gli oggetti che portate. Per esempio, se hanno già tante copie esposte di uno stesso libro che faticano a vendere, non è detto che abbiano voglia di prendere in carico anche il vostro. Così come potrebbero rifiutare volumi particolarmente malconci, o datati. Oppure comprati per corrispondenza, tramite cataloghi.
Portare i libri a un mercatino ha comunque dei vantaggi. Prima di tutto, vi liberete con un solo viaggio dei volumi in eccesso, guadagnandoci pure qualcosina. E infine, darete al libro stesso la possibilità di vivere una seconda vita, e di raccontare ancora la sua storia. Ovvio, dovrete sobbarcarvi la fatica del viaggio. Ma considerato tutto, penso che ne valga la pena.
Il mio consiglio spassionato, quindi, è questo: se decidete di rivolgervi a un mercatino, leggete per bene il contratto di mandato prima di firmarlo, e informatevi dettagliatamente sulle condizioni di ritiro e vendita dei prodotti applicate. Così eviterete brutte sorprese.
La vendita on-line
L'alternativa ai mercatini sono i siti internet che si occupano della vendita di oggetti usati.
Anche in questo caso, eccezion fatta per qualche sottile differenza, il loro funzionamento è più o meno identico. Il sito agisce come intermediario in una compravendita tra privati, mettendo cioè a disposizione la sua piattaforma per favorire l'incontro tra il venditore e l'acquirente. Inoltre, a seconda delle condizioni, può offrire più o meno garanzie per l'uno e per l'altro per tutta la durata della transazione.
Per questo motivo, anche se può sembrare banale dirlo, dovete sempre leggere attentamente le regole applicate, e sopratutto rispettarle. In caso contrario correrete il rischio che l'annuncio venga scartato; o addiritura di essere bannati a vita.
Il passo successivo è la creazione dell'account utente. Dopo aver inserito i vostri dati personali, scelto la password e fornito le altre informazioni richieste, potrete cominciare a caricare i libri cui volete liberarvi.
Sia che decidiate di venderli in lotti, sia che optiate per la vendita singola, dovrete compilare una specie di "scheda" con cui presentarli ai potenziali clienti. A questo scopo è previsto di solito anche l'inserimento di alcune foto, che costituiscono il vero e proprio biglietto da visita del vostro/i volume/i. Chiaramente le stesse dovranno essere il più definite possibile. Non è necessario che siano dei capolavori, ma ricordate che un'immagine sfocata, storta o poco chiara non fa mai una buona impressione. Inoltre, le fotografie devono essere reali: non vi conviene cercarle in internet, e sopratutto non potete "rubarle" ad altri utenti che vendono la stessa cosa. Infine, cercate di caricarne sempre almeno una in cui si veda il colophon.
Non dimenticate poi di segnalare gli eventuli difetti del volume. Meglio essere onesti subito che doverne pagare le conseguenze dopo.
A questo punto l'annuncio è pronto e a voi non resta altro che aspettare che qualcuno si faccia avanti. Questo è purtroppo uno degli inconvenienti: oltre allo sforzo di inserire i libri nel sito, dovrete anche avere la fortuna di trovare un'acquirente interessato. Per di più, i volumi resteranno a casa vostra fino al momento della vendita. Nel caso del mercatino, invece, almeno li avrete portati altrove.
Un'altra seccatura è la spedizione. Alcuni siti attivano delle convenzioni con ditte di logistica che si occupano di tutto, dalla creazione dell'etichetta al recupero del pacco a domicilio. In alternativa, potete arrangiarvi voi, ricorrendo per esempio alle Poste Italiane.
Quest'ultime offrono un servizio particolarmente conveniente per la spedizioni di libri e riviste: il piego di libri. Può essere sia ordinario che raccomandato, e in entrambi i casi il costo è veramente irrisorio (specialmente se paragonato a quello di alcuni corrieri privati).
Il vantaggio del piego di libri è che, rispettando i relativi limiti di peso e dimensione, potete inviare più volumi insieme (ovviamente alla stessa persona) pagando il prezzo di una sola spedizione.
Per chiarezza, vi inserisco di seguito una tabella con le informazioni di base, così potete farvi un'idea.
Lo scambio
La terza alternativa che vi propongo è quella dello scambio. In questo caso, invece di vendere i libri che non volete più, potrete utilizzarli per ottenerne altri che desiderate. Certo, non guadagnerete spazio. Ma almeno lo occuperete con qualcosa che vi piace davvero.
Scambio fisico....
Lo scambio può essere praticato sia fisicamente, sia online. Per quanto riguarda la prima ipotesi, la
soluzione più semplice è chiedere ai vostri conoscenti se sono interessati ai titoli che avete scartato.
In questo modo darete loro una nuova casa, e farete contento il vostro amico o famigliare.
Altra opzione sono le casette per il book-crossing. Di solito si trovano nelle grandi città, magari nei parchi, fuori dalle biblioteche o in qualche negozio che ha deciso di provare questa esperienza. Ve ne avevo già parlato nel mio articolo dedicato alla mia gita a Venezia, a cui vi rimando per ulteriori dettagli.
...e scambio online
Per quanto riguarda lo scambio on-line, capita spesso che i siti che si occupano di vendita diano la possibilità agli utenti di accordarsi, invece, per questa soluzione. Non tutti lo fanno, però, e in questi casi, la procedura si svolge al di fuori del sito, il cui ruolo consiste solo nel mettere in contatto voi e l'altra persona.
Volendo anche Facebook e i social in generale possono aiutarvi. Agli albori della mia passione per il collezionismo, mi è capitato qualche volta di scambiare/acquistare libri da altri utenti iscritti ai miei stessi gruppi. Con il tempo, però, ho cominciato non fidarmi più di tanto. Qui non c'è un intermediario, siete solo voi e l'acquirente. Se succede qualcosa siete soli, e non è bello.
Acciobooks
Infine, permettetemi di parlarvi di quella che per me è stata una vera rivoluzione: Acciobooks.
Attraverso questo sito, creato da alcuni ragazzi appassionati di lettura, potrete tenere traccia dei libri che possedete, scambiarli, venderli oppure acquistarne altri a pochi euro.
Grazie alla grafica intuitiva e accattivante, ci vuole veramente poco per imparare ad usarlo.
Come per tutti gli altri siti, anche qui dovrete prima di tutto creare il vostro account. Dopodichè, vi verrà assegnata una libreria virtuale, ovviamente vuota, che potrete riempiere con i libri che intedete mettere a disposizione.
Una volta completato questo passaggio, potrete cominciare a scambiare. Per farlo vi basta inserire nella barra di ricerca il titolo del libro che volete. Se è presente nel catalogo, si aprirà una schermata grazie alla quale scoprirete chi sono gli altri utenti che hanno quel libro e che lo scambiano/vendono.
A questo scopo, il sito vi offre la possibilità di creare una vostra lista dei desideri: una sorta di elenco virtuale dei volumi che cercate, che facilita notevolmente le richieste. Per di più, tramite la funzione matching, saprete subito se c'è qualcuno che possiede un libro che volete voi e a cui ne interessa uno vostro.
Una volta effettuata la scelta, si aprirà una chat con l'altro utente, in modo che possiate accordarvi. La tutela della privacy è una priorità assoluta per Acciobooks: informazioni come l'e-mail o il numero di telefono non posso essere fornite. Anche se ci provate, il sito vi blocca immediatamente.
L'unico lato veramente negativo è il costo. Le funzioni base sono gratuite, ma hanno alcune limitazioni. Per esempio, non potrete avviare e mantenere attive più di tre richieste di scambio alla volta. Inoltre, attraverso la chat non vi sarà possibile inviare o ricevere foto dei libri. Per poter accedere invece alla funzioni cosidette "pro", dovete pagare una quota annuale che si aggira intorno ai 40€. Sta a voi valutare se vi conviene o no, in base alla frequenza di utilizzo del sito.
Altra cosa da tenere in considerazione è che Acciobboks non offre garanzie in merito agli scambi/vendite. Se qualcosa dovesse andare male, il sito non ne risponde. Tutto si basa sulla buona fede degli utenti, dei quali potete sempre controllare le recensioni semplicemente cliccando sul loro nome.
Personalmente, sono veramente tanti anni che utilizzo questo sito, e numerosi pezzi della mia collezione li ho trovati proprio qui. Non ho mai avuto problemi, anzi. E' veramente bello condividere con altri le proprie passioni, dando nuova vita ai libri che ho incontrato lungo la mia strada.
Conclusioni
Spero tanto di essere riuscita a darvi una panoramica generale delle possibili alternative al bidone della spazzatura. Chiaramente, tutto ciò che avete letto è basato sulla mie esperienze. Perciò, se avete delle altre idee o suggerimenti, vi invito a raccontarmeli commentando i miei post sui social.
Grazie mille per aver letto fin qui, arrivederci al prossimo articolo!
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