Buongiorno, amici lettori!
Oggi vi parlo di un tema che mi sta particolarmente a cuore: come conciliare il nostro amore per i libri e la mancanza di spazio.
Questo problema riguarda soprattutto coloro che, come me, praticano lo Tsundoku. E cioè chi, pur avendo numerosi libri da leggere, ne compra degli altri. Creando così le famose (o famigerate) "pile della vergogna".
Con questo articolo vorrei, quindi, darvi alcuni consigli su come organizzare al meglio la vostra biblioteca privata. Premetto che sono tutti basati sulle mie esperienze personali, perciò non sono una verità assoluta.
Anzi, se avete delle altre strategie da proporre, sarei lieta di conoscerle.
Indice
Essere consapevoli
Partiamo da un presupposto: avere troppi libri in casa non è sempre un problema. Dipende tutto da voi.
Se state benissimo così come siete, non c'è motivo di preoccuparsi. Ognuno è libero di gestire e vivere le proprie letture e i propri spazi come meglio crede.
Il vero guaio inizia quando l'essere circondati da tutti quei volumi non vi dà più la soddisfazione di un tempo. Quando cominciate a sentirvi sopraffatti, o peggio, in colpa per aver acquistato questo o quel romanzo, che ancora non siete riusciti a leggere.
E' questo il momento giusto per intervenire. Possedere dei libri deve darvi gioia, farvi provare emozioni positive. Se questo non succede più, è ora di cambiare. Già, ma come?
Lo spazio non è infinito
Personalmente, ho imparato che a un problema drastico corrisponde una soluzione altrettanto drastica. Nel caso specifico, quest'ultima consiste nello sbarazzarsi di una buona parte dei volumi che avete.
Lo so, sembra brutto da dire. Eppure funziona, per un motivo molto semplice: quando si sente il bisogno di un cambiamento profondo, dare un colpo di spugna al passato e iniziare tutto daccapo ha sempre un effetto purificatore, che rende decisamente più aperti verso i cambiamenti e le novità.
Come scegliere i libri
La prima cosa da fare, quindi, è capire cosa eliminare e cosa tenere. In questa fase, ho trovato decisamente utile il libro di Marie Kondō, "Il magico potere del riordino".
Nel suo best-seller da tre milioni di copie, la scrittrice giapponese parla del metodo di riorganizzazione della casa da lei ideato. E manco a dirlo, una sezione di questo volumetto è dedicata proprio ai libri.
Marie Kondō si basa su un presupposto fondamentale, con il quale sono completamente d'accordo.
Quando una persona decide di accogliere in casa questo o quel volume, di solito è assolutamente convinta di ciò che sta facendo.
Magari si trovava in un periodo della vita in cui si sentiva attratta da un certo genere di storie, o in cui aveva bisogno di un particolare sostegno. O semplicemente perchè si è lasciata guidare dai sentimenti, senza pensarci troppo.
Le cose, però, non restano mai ferme. Cambiano continuamente. Di conseguenza è normale che il libro che una volta sembrava indispensabile, perda poi la sua attrattiva, soprattutto nel caso dello Tsundoku.
Ed è qui che viene il bello. La regola base per una cernita ben fatta consiste proprio nel seguire il proprio istinto. Oppure, per i più romantici, ciò che dice il cuore.
Il procedimento
Vi spiego come ho fatto io:
-Prima di tutto, ho scelto un giorno in cui sapevo di poter iniziare e finire questo lavoro. Una volta cominciato, non è consigliabile lasciarlo a metà.
-Ho preso tutti i libri che avevo distribuito sulle mie librerie, e li ho sparsi sul pavimento della mia camera. Questo passaggio è stato fondamentale, perchè mi ha permesso di avere un quadro più chiaro della situazione. In più, vedere gli scaffali così vuoti mi ha dato una carica incredibile.
Specifico anche che, quando dico "tutti i libri", intendo proprio "tutti": romanzi, saggi, fumetti, letti, non letti, ecc... L'importante era che fossero miei, e che non appartenessero a nessun altro mio famigliare o amico.
-A questo punto, è iniziata la selezione vera e propria. Ho preso in mano i volumi uno per uno; ho guardato la copertina e ne ho controllato la condizione (infatti, molti erano usati).
Inoltre, ho cercato di ricordare cosa mi avesse spinto ad adottarli a suo tempo. E se, allo stato attuale delle cose, avrei rifatto la stesa scelta.
Per esempio: fino a qualche anno fa, non mi importava più di tanto del formato del libro. Che fosse una brossura o una copertina rigida, per me non faceva differenza.
Oggi invece, non riesco proprio a sopportare la copertina flessibile. Perciò, questi sono stati i primi libri che ho scartato.
Al tempo stesso, ho conservato tutti i romanzi e i saggi dei miei autori preferiti (indipendentemente dal formato). Così come anche alcuni libri per bambini cui sono particolarmente legata, nonostante sia molto difficile che li rilegga ancora.
Infine, ho anche salvato libri che so che prima o poi leggerò, perchè trattano di argomenti che mi interessano. Mentre altri, come i doppioni, i regali non richiesti, o i frutti di alcuni scambi, li ho dati via.
E adesso?
Mentre lavoravo, però, mi sono resa conto di una cosa: il vero problema non era tanto scegliere quali libri tenere e quali no, ma come fare ad eliminare quelli che non volevo più.
La risposta più ovvia e più rapida sarebbe stata gettarli nel bidone della spazzatura. Ma non ci sono riuscita.
Badate bene, siete liberissimi di farlo, non c'è nulla di male. Semplicemente, il rispetto e l'amore che provo per loro non me lo ha permesso. Non so, mi sembrava quasi di tradirli.
Per fortuna, la tecnologia e l'inventiva sono venute in mio soccorso. Al giorno d'oggi esistono delle ottime soluzioni alternative che permettono di liberarsi dei propri volumi in eccesso, senza doverli per forza mandare al macero. E sarà proprio questo l'argomento del mio prossimo articolo.
Vi ringrazio per avermi seguita fin qui. Auguro a tutti voi delle buone letture e vi invito a continuare a seguirmi sui miei social.
Alla prossima puntata!
Fonti
Copertina "Il magico potere del riordino": https://www.iodonna.it/attualita/costume-e-societa/2019/02/09/il-magico-potere-del-riordino-di-marie-kondo-potrebbe-aiutare-anche-una-disordinata-cronica-come-me/
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