I libri: tra i nostri amici più cari, ma al tempo stesso i più delicati. Se siete come me, nel momento esatto in cui ne adotterete uno inizierete una vera e propria battaglia contro gli agenti ambientali, pronti a danneggiare l'oggetto dei vostri desideri.
Nel corso della mia carriera di collezionista ne ho viste veramente di tutti i colori, da volumi con appena un accenno di pagine ingiallite fino a una vera e propria distesa di macchie di umidità.
Personalmente, non mi ha mai disturbato più di tanto trovare un libro con qualche difetto, perchè mi trasmettono la sensazione di qualcosa di vissuto e di amato. D'altro canto mi rendo anche conto della necessità di proteggere l'investimento.
A questo scopo, vi propongo una serie di trucchi che potete provare per preservare al meglio i vostri libri, proteggendoli dai nemici invisibili e non che li circondano.
La conservazione
La prima cosa da fare è capire dove e conservare adeguatamente i libri. Personalmente, sono dell'idea che vadano esposti, cioè collocati su una libreria o uno scaffale dedicato, per poterseli godere anche quando non li state leggendo.
L'ideale sarebbe posizionarli su mobili in legno naturale pretrattato o di metallo. Sconsiglio invece superfici verniciate o trattate con prodotti chimici, perchè potrebbero trasferirsi sulla carta rovinando il volume.
In alternativa, potete ricorrere alle cassette di legno. Piccole, grandi, colorate o al naturale, sono una soluzione decisamente pratica. Svolgono la stessa funzione di un mobile vero e proprio, con il vantaggio di poter spostare i libri dove vi pare e di poter moltiplicare lo spazio dei vostri scaffali (librerie comprese, ovviamente, perchè l'una non esclude le altre).
Se poi avete figli, allora il gioco è fatto. Potreste abbellire le cassette con disegni adatti ai bambini, ottenendo il triplice effetto di tenere in ordine la loro stanza, decorarla e abituarli fin da piccoli al contatto con i libri.
Altro dettaglio non trascurabile riguarda il corretto posizionamento. I libri sono fatti per essere messi "in piedi", ovvero usando il bordo inferiore come base d'appoggio e con il dorso verso l'esterno; oppure su un lato, come una persona che dorme (stando attenti a non impilare libri troppo diversi per forma e dimensione).
Non dovrebbero invece mai essere inclinati, altrimenti a lungo andare potete dire addio alla copertina; per lo stesso motivo, non dovrebbero nemmeno poggiare sul lato di apertura, altrimenti le pagine non riuscirebbero e a reggere il peso, rovinando l'intera struttura del libro.
Un bel respiro...
Quale che sia la vostra scelta, dovete comunque fare molta attenzione a lasciare ai vostri volumi lo spazio necessarie per respirare. Ho visto personalmente librerie stracariche di libri tutti pigiati uno addosso all'altro, schiacciati come sardine.
Una cosa del genere non va per niente bene, per tre ragioni:
Se i libri non hanno la stessa dimensione o lo stesso formato rischiano di deformarsi l'uno con l'altro, specialmente se si tratta di tascabili.
Se un libro è colpito da muffa, più gli altri volumi sono vicini più è facile che le spore presenti nell'aria li attacchino. Oltretutto, il fatto stesso di impedire alle pagine di prendere aria è di per sè foriero di attacchi di muffe.
Comprimere così tanto i libri non è piacevole: immaginate di essere su un mezzo pubblico come un treno, nell'ora di punta, senza più spazio per sedersi, nè per stare in piedi, con tutti gli altri passeggeri addosso a voi e viceversa. Vi sembrerà di soffocare, no? Ecco, la stessa cosa che succede ai libri troppo pressati. Per di più, diventa veramente complesso prelevarli dalla libreria o dal luogo in cui li avete messi, fosse anche solo per pulirli. Un vero incubo, credetemi.
Con questo non voglio dire che dovete mettere i libri a distanza di un metro l'uno dall'altro. Semplicemente, quando li disponete lasciate sempre uno spazio compreso tra un 1 millimetro e un 1 centimetro. In questo modo le pagine avranno la giusta aerazione ed eviterete gli inconvenienti di cui vi ho parlato.
Il clima
Altri aspetti importanti da considerare sono la temperatura, l'esposizione alla luce e l'umidità. Andando con ordine, la stanza in cui conserverete i vostri volumi deve:
Avere una temperatura compresa tra i 15 e i 24 gradi. I libri stessi devono poi essere tenuti lontani da fonti di calore, come termosifoni, stufe, ecc.... Il troppo caldo rischia infatti seccare la colla usata per la rilegatura, facilitando il distacco delle pagine.
Avere un tasso di umidità che non superi il 50% - 60%: un livello eccessivo favorisce la formazione delle c.d. macchie di fioritura, oltre che delle famigerate muffe. Se poi avete a che fare con libri antichi, l'umidità dovrebbe mantenersi idealmente intorno al 35% - 40% al massimo. Insomma, più la stanza è secca, meglio è.
Evitare di essere esposta a fonti di luce diretta, specialmente se solare, pena il rischio di scolorire copertina e sovraccoperta, rovinandole irrimediabilmente.
Essere spolverata periodicamente, e in generale ripulita da briciole o altri fonti di cibo, che potrebbero attirare gli insetti. Un'esperienza del genere mi è capitata con un vecchio libro di mia nonna. Vi dico solo che abbiamo passato circa tre giorni a pulire tutta la camera, materassi e biancheria da letto compresi (un lavoraccio!)
A mali estremi, estremi rimedi
Mi rendo conto che non è semplice creare un ambiente adeguato per i nostri amici di carta e inchiostro. Del resto, non possiamo gironzolare tutto il giorno con l'igrometro in mano, o inchiodare le tende alle finestre per non far passare nemmeno un filo di luce. Esistono infatti alcune soluzioni utili, anche se un po' "estreme".
Per esempio, potreste chiudere i libri dentro scatole di plastica, da riporre in un luogo fresco come una cantina o un garage. In tal caso, vi consiglio di scegliere scatole di piccole dimensioni, più facili da maneggiare (e lo dico per esperienza diretta, visto che una volta me ne è letteralmente esplosa una in mano mentre cercavo di spostarla, a causa del troppo peso).
Lo svantaggio, nonchè il motivo per cui questa soluzione non mi piace tanto, è che non sarà facile accedere e consultare i libri, privandovi perciò di un parte del divertimento.
Altra idea potrebbe essere inserirli in apposite buste di plastica protettive. Ora, sul punto ci sono pareri discordanti. C'è chi ha provato questa tecnica e si è trovato bene; altri che invece pensano sia meglio lasciare i libri all'aria e piuttosto spolverarli una volta di più, o sfogliarli ogni tanto.
Personalmente, sono più d'accordo con questo secondo pensiero. Non sono mai stata molto favorevole a imbustare i miei volumi. Per carità, l'ho fatto con i fumetti per una serie di ragioni che non sto qui a spiegarvi, e finora è andato tutte bene; ma un libro per me è diverso.
Mentre i fumetti hanno più o meno delle dimensioni standard, per i libri non è così. Inoltre, esattamente come per i fumetti non basta inserirli dentro le classiche buste trasparenti da cartoleria. Servono materiali specifici, fatti apposta per non rilasciare sostanze chimiche sull'oggetto che devono proteggere, e non sempre si trovano a buon mercato. O meglio, il rischio di comprarne in materiali scadenti per spendere meno secondo me non vale la candela.
Ovviamente, i miei sono solo consigli basati sulla mia esperienza personale. Alla fine, ogni lettore è libero di gestire come meglio crede i propri volumi, anche in base alle specifiche esigenze. La mia speranza con questo articolo è di avervi dato qualche spunto per una gestione più consapevole.
Se vi è piaciuto o vi è stato utile quanto avete letto fin qui, vi invito a non perdervi il prossimo articolo, in cui vi parlerò di alcuni dei più acerrimi nemici dei libri e dei (possibili) rimedi per sconfiggerli.
Grazie e buone letture a tutti!
Fonti
Libri conservati in cassette di legno
I libri devono avere il giusto spazio per respirare
Temperatura tra 15 e 24 gradi; umidità tra 50% e 60%
Libri chiusi in scatole di plastica
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