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Immagine del redattoreElena Barocelli

Il lettore in pillole - #5 Anatomia di un libro parte 1

Salve, amici lettori!

Mi piacerebbe attirare la vostra attenzione su un argomento un po' tecnico, ma oltremodo interessante: come è fatto veramente un libro?


Facile, direte voi: da una copertina e da più pagine legate insieme. Ed è proprio qui che vi sbagliate. Il nostro comune amico non è "solo" questo. Così come il corpo umano, anche il libro si suddivide in numerose parti, ognuna delle quali ha una sua funzione.


Certo, di solito non ci si fa granché caso. Pure io, se mi aveste fatto questa stessa domanda qualche anno fa, vi avrei risposto così. Tuttavia, la mia passione per il collezionismo librario mi ha insegnato che più si conosce l'oggetto del desiderio, meglio è.


Perciò, eccomi qui pronta a condividere con voi ciò che ho scoperto. Se volete seguirmi in questa nuova avventura, non vi resta che proseguire nella lettura dell'articolo!


Indice




Cominciamo dalle basi: la copertina

"Mai giudicare un libro dalla copertina". Questo è uno dei modi dire più diffusi. Il suo significato è semplice: andare sempre oltre le apparenze, mai fermarsi alla prima impressione. Nel nostro caso, è un ottimo incipit per parlare di ciò che maggiormente ci attrae quando vediamo un libro.


La copertina è la struttura alla quale sono attaccate le pagine, tramite la tecnica della rilegatura.

In tempi antichi, aveva un funziona prettamente pratica. Infatti, era utilizzata per proteggere il manoscritto, e per facilitarne la lettura.


In epoca moderna, la copertina è un importantissimo biglietto di presentazione del libro. Come vi dicevo, è la prima cosa che salta agli occhi. E molto spesso influisce sulla scelta di procedere all'acquisto.


A seconda del tipo di materiale e del modo in cui le pagine sono legate, possiamo distinguere tra diversi formati, rispettivamente:

  • Copertina rigida senza sovraccoperta

  • Copertina rigida con sovraccoperta

  • Brossura con alette

  • Brossura semplice

  • Brossura con sovraccoperta


Queste sono le edizioni che più di frequente si trovano nelle librerie. Semplificando ancora di più, possiamo divedere i formati nelle due macro-categorie del cartonato e della brossura.


Cartonato (legatura con copertina rigida)

Legatura con copertina rigida

Il termine "cartonato" indica una copertina di cartone ricoperta da una tela, solitamente a tinta unita e priva di immagini. Questa tecnica affonda le sue radici nel passato, quando il libro era un oggetto per pochi, e soprattutto di pregio.


All'epoca, era usanza comune utilizzare copertine di cuoio. Oggi, anche per esigenze economiche, è frequente l'impiego di copertine cartonate con una rilegatura adesiva a doppio ventaglio (perfect binding). Un'alternativa è la rilegatura a filo, anche se è utilizzata prevalentemente per i libri per bambini.


I vantaggi...

Come in tutte le cose, anche in questo caso ci sono dei pro e dei contro. I vantaggi, per la copertina rigida, riguardano la facilità di apertura e di lettura del libro. Di solito le pagine sono stampate con caratteri più grandi e, quindi, più facilmente leggibili.


Inoltre, essendo la legatura molto più accurata, difficilmente le pagine si scolleranno. La copertina rigida evita, poi, che si formino le c.d. pieghe di lettura lungo il dorso.


Altro vantaggio interessante riguarda la conservazione del libro. Un libro in rigida dura relativamente di più rispetto ad una brossura (anche se la conservazione dipende da tanti altri fattori).


...e gli svantaggi

Il rovescio delle medaglia è rappresentato, in primis, dal prezzo. Un formato come questo richiede, ovviamente, più lavoro per produrlo. E anche i materiali, per quanto non ricercati, sono comunque più costosi rispetto al semplice cartoncino della brossura.


Altro aspetto negativo riguarda la maneggevolezza. Un libro in rigida è più pesante e voluminoso. Occupa più spazio sulle librerie e nelle borse. Di conseguenza, non sempre è un compagno di viaggio molto funzionale.


Brossura (legatura con copertina morbida)

Legatura con copertina morbida

In questo caso, le pagine sono attaccate ad un cartoncino più leggero, su cui viene impressa la grafica della copertina. La tecnica di legatura più utilizzata è quella della fresatura: le pagine sono tagliate sul bordo con una fresa, per far assorbire meglio il collante.


Questo formato nasce nel XIX, grazie alle innovazioni dei processi di stampa. Era possibile trovarli in vendita soprattutto presso le stazioni ferroviarie. Il loro costo ridotto e la loro inferiore dimensione li rendevano ottimi passatempi per i viaggiatori.


In effetti, spesso il termine "brossura" è associato a "tascabile". Quest'ultimo indica proprio quella tipologia di libri abbastanza piccoli da stare nelle tasche dei lettori. Non a caso, questo è anche uno dei vantaggi legati a questo formato.


Essendo meno pesanti e più maneggevoli, risolvono il problema di non voler portare con un sé un libro troppo ingombrante. Il prezzo, spesso inferiore rispetto alla loro versione in rigida, li rende infine molto più "accessibili".


I vantaggi e gli svantaggi

C'è da dire, però, che non è tutto oro quel che luccica.

Il prezzo di vendita più basso spesso implica una qualità dei materiali inferiore. La copertina, essendo costituita da un semplice cartoncino, si rovina facilmente, soprattutto agli angoli. Per di più, l'apertura sul dorso del libro è problematica. Nel senso che, se si tira troppo, le pagine rischiano di scollarsi, e il dorso stesso si deforma.


Inoltre, se si tratta di un romanzo molto lungo, la praticità del libro viene meno. Capita spesso, in questi casi, che le pagine siano stampate con caratteri molto piccoli. Ciò comporta una riduzione dell'altezza, e quindi della dimensione finale del libro. Ma questo non sempre agevola la lettura.


Per quanto riguarda il peso... beh, dipende da caso a caso: un libro da mille pagine è sempre un libro da mille pagine. Certo, con la brossura non c'è l'ingombro della copertina, ma non è detto che sia più leggero.


Qual è la migliore?

Bella domanda. Personalmente, mi piace di più la copertina rigida. Per carità, se serve non disdegno certo le brossure. Normalmente, però, preferisco la prima. Perché? Ve lo spiego subito.


Prima di tutto, mi danno terribilmente fastidio le pieghe di lettura che si formano sul dorso del libro, molto frequenti nelle brossure. E anche il fatto che spesso gli angoli si rovinano, proprio perchè la copertina è realizzata con un materiale molto leggero e poco resistente. Il che vanifica un po' il vantaggio legato alla facilità di trasporto del volume: se per portarlo con me lo devo rovinare, preferisco sopportare un po' di peso in più e avere un libro integro.


Questa, ovviamente, è solo la mia opinione personale, non certo una realtà assoluta. Sono certa che dei lettori incalliti come voi hanno già sperimentato entrambe le alternative.


Nella prossima "puntata"...

Strettamente legato al tema della copertina è quello della sovraccoperta, cioè la "giacca" che ricopre alcuni libri. Nonché, protagonista del mio prossimo post. Mi raccomando, continuate a seguirmi e, già che ci siete, fatemi sapere qual è il vostro formato preferito!

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