Di Giacomo Keison Bevilacqua
Editore: BAO Publishing
Anno di pubblicazione: 2021
Edizione letta: Prima edizione marzo 2021
Formato: copertina rigida
Pagine: 240
ISBN: 9788832735796
Genere: graphic novel
INDICE
Dalla quarta di copertina
Chi è Giacomo Keison Bevilacqua?
Introduzione alla lettura
La mia opinione
Mediagrafia
Dalla quarta di copertina
Quando si fugge
da ciò che si amava,
si fugge sempre lentamente.
Cinque anni dopo Il suono del mondo a memoria, il ritorno al romanzo grafico di Giacomo Keison Bevilacqua.
Chi è Giacomo Keison Bevilacqua?
Giacomo Keison Bevilacqua (Roma, 22 giugno 1983) crea nel 2008 A Panda Piace (miglior fumetto online - premio Micheluzzi), pubblicandone le raccolte in numerosi volumi e traendone anche una serie di 8 albi dal titolo A panda piace l'avventura (2013-2015). Ha inoltre al suo attivo la saga a fumetti di Attica, tre graphic novel e numerose collaborazioni. E' molto attivo sui social network (link), dove pubblica assiduamente strisce di A panda piace e aggiorna i fan sulle prossime uscite.
Introduzione alla lettura
La mancanza di una trama nella quarta di copertina di un fumetto può costituire un deterrente per chi è indeciso nella lettura e vuole invece essere sicuro di ciò in cui investire del tempo e del denaro.
Troppo Facile Amarti in Vacanza è l'esempio perfetto: con un prezzo che si aggira attorno alla ventina d'euro e privo di trama esplicativa in quarta di copertina, io per prima lo eviterei come la peste in libreria (ave alla sezione graphic novel della biblioteca).
Analizzandone la copertina, la mancanza di trama scritta passa però in secondo piano, poichè l'illustrazione consente nonostante tutto di cogliere quel minimo di informazioni utili a iniziare il fumetto. Essa lascia vagare lo sguardo su una scena quasi paradisiaca, se non fosse che a una seconda occhiata ci si rende conto che l'acqua sommerge dei binari ferroviari e la ragazza che galleggia placidamente su di un gonfiabile, sorseggiando un drink e tenendo in mano il cellulare, è in tenuta da trekking. Quale catastrofe è avvenuta per sommergere quei binari? Da quanto sono sommersi e inutilizzati? Cosa ne è stato di chi seguiva quella tratta ferroviaria e della sua quotidianità? E infine, dove sta andando quella ragazza, con le spalle appesantite da uno zaino e un sacco a pelo e dallo sguardo avvilito?
Non c'è bisogno quindi di alcun testo per far insorgere nel lettore la curiosità di aprire Troppo Facile Amarti in Vacanza e cominciarne la lettura, così come il testo è altresì limitato all'interno: punto di forza del fumetto è infatti, tra gli altri dettagli, la dedizione a silenziosi scenari campestri e panorami "da cartolina", come quelli che si è abituati a godersi quando si va in vacanza, per l'appunto.
Nonostante la bellezza del paesaggio, la storia inizia con una partenza, o per meglio dire una fuga, proprio da una delle mete turistiche per eccellenza: Roma. Una Roma riconquistata dalla natura, libera dal traffico ma non per questo disabitata. La protagonista Linda B. lascia una lettera attaccata alla porta della casa che decide di abbandonare, intraprendendo il lungo viaggio che la porterà al confine di un'Italia distopica, del cui passato si viene a conoscenza attraverso semplici piccoli dettagli disseminati tra le pagine.
Non basta la bellezza di un luogo per convincere chi vi abita a restarvi. Tutti i giorni si sente parlare della grande fuga dei giovani dall'Italia, in cerca di un futuro adeguato che non viene loro concesso entro i suoi confini. I motivi che spingono oggi alla partenza sono gli stessi che, resi personaggi incasellati ognuno in un capitolo del fumetto, inducono anche Linda a mettersi in marcia e a proseguirla, esacerbando il suo sentimento di inappartenenza.
La mia opinione
La vicenda che si svolge in Troppo Facile Amarti in Vacanza è semplice e lineare: si sviluppa lentamente, scandita da tappe lungo un percorso rettilineo. Non ci sono colpi di scena in grado di ribaltare la trama, o che lasciano con il fiato sospeso il lettore.
Le ragioni di questa linearità e lentezza possono essere diverse. Fondamentale a mio parere è che vi siano solo due personaggi principali: Linda, la protagonista del racconto, e Aman, che al contrario di Linda abita in flash temporali.
Linda ha il proprio obiettivo da portare a termine. Per tutto il tempo il lettore vede e prova ciò che vede e prova lei senza però intuirne una crescita psicologica, in consapevolezza o emotività. Linda infatti non intraprende questo viaggio per conoscere se stessa o trovare risposte a una particolare domanda: le risposte le ha già avute e non sono positive. Lei segue semplicemente la strada, un passo dopo l'altro. Ciò non significa che sia refrattaria alla comprensione. Ha una personalità, degli ideali, e gli eventi che si susseguono lungo il rettilineo narrativo consentono di coglierne ogni sfaccettatura.
Aman, dal canto suo, è una figura stabile e immota. I suoi sono momenti di quiete, paragonabili a dei pit stop, durante i quali dialoga con Linda riguardo un passato più o meno recente.
Gli altri personaggi che abitano i vari capitoli sono piccole comparse. Completano il quadro e aggiungono elementi di comprensione senza però determinare una modifica essenziale dell'ambientazione, poichè essi ne fanno intimamente parte. Molto spesso non ne conosciamo il nome, non conosciamo il loro passato, e per quanto siano elementi stereotipati non intaccano la credibilità del fumetto.
Anche il tratto delicato, dalle linee tremule e sognanti, accompagnato da colori cauti ma luminosi, porta con sè un'idea di utopica tranquillità di superficie, sovrana del paesaggio che la protagonista si lascia alle spalle. Ricorda per certi versi le atmosfere del videogioco The Legend of Zelda: Breath of the Wild, che lo stesso Bevilacqua cita nell'intervista rilasciata a Gabriele Lippi (link in mediagrafia).
Il fumetto, nonostante la placidità che permea l'ambientazione, è ben ritmata da una scelta audace, ovvero la presenza di vignette e pagine totalmente nere: le prime interrompono alcune scene, simulando lo sbattere delle palpebre e consentendo così di trarre un profondo respiro prima di continuare la lettura, mentre le seconde, ospitanti titoli monumentali, fungono da spartiacque tra un capitolo e l'altro.
Come se non bastasse, Bevilacqua scandisce gli eventi e gli incontri con il titolo di una canzone: compone in questo modo una colonna sonora raffinata, in grado di miscelarsi con i testi senza disturbarne la lettura. Per quanto mi riguarda, avrei trovato più semplice stilarne una lista a inizio fumetto, in modo da poter creare una raccolta o mettere in coda la riproduzione delle varie canzoni: in questo modo non ci sarebbe stato il bisogno di abbandonare la lettura, e quindi l'immersione nella storia di Linda, per far partire ogni volta una canzone differente.
Ricapitolando, Troppo Facile Amarti in Vacanza è caratterizzato da aspetti sfavorevoli come la mancanza di colpi di scena e una intensa lentezza. Eppure, tale distensione del tempo ne costituisce anche il lato positivo: il lettore può analizzare con calma la versione alternativa del mondo ideata da Bevilacqua, capirne il meccanismo e coglierne ogni dettaglio. Il leggero cambiamento della lingua, una moneta diversa, eventi del passato che per noi è futuro. Si intraprende così un viaggio silenzioso e placido affiancati da una protagonista forte e indipendente, in grado di accompagnarci nella riscoperta nel nostro Paese avendone già vissuto il cambiamento.
Valutazione: 5/5
Mediagrafia
Copertina del libro: https://www.amazon.it/Troppo-facile-vacanza-Giacomo-Bevilacqua/dp/8832735792
Fotografia di Giacomo Keison Bevilacqua: https://www.amazon.it/Giacomo-Bevilacqua/e/B09539W8YD%3Fref=dbs_a_mng_rwt_scns_share
Vignetta di pg. 16: https://orgoglionerd.it/troppo-facile-amarti-in-vacanza-recensione/
Intervista di Gabriele Lippi a Giacomo Keison Bevilacqua: https://tg24.sky.it/lifestyle/2021/05/23/troppo-facile-amarti-in-vacanza-fumetto-giacomo-keison-bevilacqua
Comments