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Ortica

  • Immagine del redattore: Elena Barocelli
    Elena Barocelli
  • 29 mag
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 30 mag


Copertina

Editore: Giunti

Anno di pubblicazione: 2025

Mia Edizione: I edizione febbraio 2025

Genere: fantasy

Pagine: 237

Formato: cartonato con sovraccoperta

Valutazione: 4/5




Indice


Trama

Ortica non è una ragazza come le altre; da piccola è stata trovata in un cespuglio di ortiche, alle cui punture sembra immune. Ora, la donna che l'ha cresciuta è in pericolo, e Ortica è pronta a fare qualsiasi cosa per salvarla, incluso chiedere aiuto al capriccioso re delle fate. Ma le fate sono creature di cui è bene non fidarsi. Re Locryn si dichiara disposto ad aiutarla solo a patto che lei porti a termine tre incarichi apparentemente impossibili. Nell'impresa, Ortica si avvicinerà a Conor, un ragazzo umano dal passato misterioso, e si scoprirà attratta da Ellion, una fata ombra che sembra conoscere molti segreti, perchè là dove regna la magia nulla è come sembra.


Chi è Bex Hogan?

Bex Hogan
Bex Hogan

Bex Hogan è nata in Cornovaglia e oggi vive nel Cambridgeshire con la famiglia. E' cresciuta leggendo storie di magia e folklore, imparando presto a sognare a occhi aperti. Ha sviluppato presto una passione per le storie che ora ama scrivere e condividere con il mondo. Ortica è il suo primo titolo pubblicato in Italia.


Recensione

C'era una volta una ragazza di nome Ortica...

Con questo incipit che strizza l'occhio al mondo delle fiabe Bex Hogan da inizio a "Ortica", il suo primo romanzo pubblicato in Italia.


In effetti, l'aura fiabesca c'è eccome. Componenti essenziali di questo libro sono infatti le fate, nel cui mondo Ortica, la protagonista della storia, si ritrova senza sapere bene nemmeno lei come. Di una cosa però possiamo essere tutti certi: queste fate non sono certo gli esserini simpatici che la Disney ci ha insegnato ad amare.


Stiamo parlando di esseri antichi, meschini, spesso e volentieri crudeli con gli esseri umani da cui però sono irresistibilmente attratti; creature uscite direttamente dal folklore inglese, al quale l'autrice attinge a piene mani per regalarci un racconto non proprio perfetto, ma ugualmente ricco di fascino.


Il vero punto di forza del romanzo tuttavia, è un altro. Mi riferisco infatti alla straordinaria capacità descrittiva di Bex Hogan, in grado di ricreare nella mente del lettore un'immagine esatta di ciò che sta leggendo.


Ciò vale sopratutto per il contesto ambientale, che nel romanzo ricopre un ruolo chiave.

Non si tratta infatti di un semplice sfondo impersonale su cui si svolgono le vicende le libro, bensì di un vero e proprio personaggio, carico di potere e magia; una presenza costante, viva, caratterizzato da una natura selvaggia che segue delle regole tutte sue. Cosa, questa, che che contribuisce a creare un'atmosfera al tempo stesso tetra e surreale che ben poche volte mi è capitato di trovare in un fantasy per adolescenti.


L'aria era satura di magia, riuscivo ad assaporarla.

Leggendo questo romanzo si ha effettivamente la sensazione di stare vivendo un sogno. La capacità evocativa dell'autrice dona al racconto un'aura quasi onirica, a tratti poetica, accentuata anche dalla quasi totale assenza di riferimenti temporali che impediscono di collocare la storia in un periodo certo.


A completare il tutto si aggiunge infine la meravigliosa grafica sia interna che esterna al libro. Grazie al fore-edge painting, l'arte inglese di colorare il bordo esterno delle pagine, queste ultime diventano una vera e propria continuazione della sovraccoperta in stile gotico, realizzata da Laura El e Jessie Price, con un'abbondanza di tinte scure che si accordano perfettamente all'atmosfera generale e al contenuto del romanzo.


Caratterizzazione dei personaggi

Passiamo ora a parlare di un altro aspetto fondamentale: i personaggi.

Per quanto "Ortica" sia decisamente una storia fuori dal comune, non dobbiamo dimenticare che si tratta pur sempre di un romanzo per adolescenti.


Sono proprio i protagonisti a ricordarcelo, prima fra tutti la stessa Ortica: una ragazza che possiamo definire a dir poco eccentrica.


Cresciuta a pane e storie sulle fate dalla nonna, ha da sempre condotto un'esistenza isolata dal resto del mondo, preferendo la compagnia di animali e piante (in particolare di quella da cui prende il nome) agli esseri umani. È lei stessa a raccontarci la sua storia, grazie alla scelta di Bex Hogan di optare per una narrazione in prima persona.


E qui lasciatemi aprire una parentesi: come ormai saprete, adoro quando l'autore lascia che siano i suoi personaggi a parlare. In questo modo noi lettori abbiamo la straordinaria possibilità di conoscere più a fondo il loro carattere, il modo di pensare, scoprendo a poco a poco tutti quei piccoli dettagli che li rendono unici.


Ciò vale in parte anche per questo romanzo. Ortica si presenta infatti come un personaggio positivo e coraggioso, con quel giusto grado di ingenuità che la rende più reale. Anzi, vi dirò di più: nell'arco delle 237 pagine del romanzo Ortica, cresce, matura, diventa più consapevole di sè stessa e di cosa vuole davvero, venendo finalmente a patti con la sua vera natura.


Ero selvaggia, indomita. Selvatica e spinosa. Ero tutte queste cose e molto di più.

Questo discorso non riguarda però gli altri due protagonisti maschili di questa storia, ovvero la fata Elion e l'umano Conor.

Elion e Conor

Per quanto entrambi siano fondamentali in questo processo di (ri)scoperta di sè di Ortica, la loro caratterizzazione non può essere minimamente paragonata a quella della ragazza. Complice la narrazione in prima persona, che limita il campo visivo di noi lettori a solo ciò che Ortica conosce, Bex Hogan non riesce a esprimere completamente la personalità di Conor ed Elion, che ricoprono quindi il loro ruolo di aiutanti (consapevoli o meno) senza infamia e senza lode.


Attenzione, però: non sto dicendo che siano dei personaggi completamente piatti e inutili, assolutamente no; semplicemente, non spiccano sulla pagina tanto quanto Ortica.


Questo è effettivamente uno degli aspetti negativi. Una maggiore caratterizzazione specialmente di Elion o in generale delle fate con cui Ortica ha a che fare avrebbe sicuramente consentito uno sviluppo ancora più approfondito della lore del romanzo, garantendo quindi in generale una maggiore profondità della narrazione e un maggior coinvolgimento.


Restando in tema di aspetti negativi, un altro difetto che segnalo è il repentino cambiamento di ritmo del romanzo, che influisce negativamente sul finale.


Anche qui ci tengo a precisare che la mia è una critica puramente tecnica. Da un punto di vista contenutistico, infatti, la conclusione è perfettamente coerente con il resto della storia; anzi, devo dire che nonostante qualcosa l'avessi intuita, non mi sarei mai aspettata il colpo di scena che invece c'è stato.


Il problema secondo me nasce dal fatto che circa tre quarti del volume il racconto si mantiene molto calmo e lento, con qualche momento di tensione qui e là, ma senza decollare mai veramente.


Solo verso la fine il ritmo si fa un po' più sostenuto, con un accelerazione che possiamo paragonare allo scattare da 0 a 100 km orari in macchina in soli due secondi, come se l'autrice avesse fretta di concludere il romanzo


Questo improvviso aumento della velocità priva però il finale dell'attenzione che invece avrebbe meritato, sopratutto considerando che è proprio lì che il romanzo raggiunge il proprio climax. Il risultato quindi è un significativo sbilanciamento complessivo del libro, che rovina anche in parte quell'atmosfera dolceamara che l'autrice è stata così abile a creare e mantenere per tutta la narrazione.


Stile di scrittura

Nulla da dire invece per quanto riguarda lo stile di scrittura. Bex Hogan confeziona un ottimo romanzo fantasy per adolescenti, che può essere facilmente apprezzato anche da un pubblico un po' più adulto.


Il suo stile narrativo si adatta infatti a tutte le età: nè troppo duro, nè troppo sdolcinato, assolutamente non volgare, limpido e diretto. L'autrice non ricorre a voli pindarici o a strani giri di parole; arriva dritta al punto, senza risultare mai noiosa o ripetitiva, dando vita un romanzo piacevolissimo che si legge in poco tempo e che ci permette di trascorrere qualche ora di totale spensieratezza.


Che dire di più? Speriamo che anche gli altri romanzi di questa giovane autrice arrivino in Italia, per poterci immergere così ancora più a fondo nell'affascinante mondo del folklore anglosassone.


Fonti

Trama: dalla quarta di copertina

Chi è Bex Hogan: dalla quarta di copertina

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