Editore: Nuova Cantelli Editore
Anno di pubblicazione: 2020
Mia edizione: I edizione 2020
Formato: brossura
Pagine: 141
Genere: biografia
Valutazione: 5/5
Indice
Chi è Luca Pagliari?
Nato a Senigallia il 12 settembre 1960, è giornalista professionista e storyteller, ma è l'idea della comunicazione in senso ampio ad affascinarlo da sempre. Ha ideato e realizzato una lunga serie di programmi televisivi per Rai Educational, è stato Direttore dei Programmi per RDS e ha collaborato a lungo con Radio Deejay e Radio 24.
Da molti anni si occupa di tematiche giovanili, ideando e conducendo importanti campagne di prevenzione. Ha curato il soggetto e la regia di numerosi documentari e docufilm, legati a temi di grande impatto sociale. Ha già pubblicato numerosi libri, tra cui "Zona Cesarini"(Bompiani, 2006); "Una scelta di vita" (Bevivino, 2007); "Il silenzio dopo la neve" (Giubilei Regnani, 2014); "Cara Marta" (Giubilei Regnani, 2015); "Dodicidue" (Historica Edizioni, 2018); "Cyberbullismo" (La Spiga, 2018).
Buddista e membro della Soka Gakkai, continua la sua attività con l'intento di contribuire alla costruzione di un mondo migliore.
Introduzione
Quando ho cominciato a leggere questo libro, non pensavo davvero che lo avrei recensito. In tutta sincerità, cercavo qualcosa di piccolo, da finire in breve tempo. Tuttavia, mi ha emozionata così tanto che ho deciso di condividerlo con voi.
Recensione
Il libro è una raccolta racconti autobiografici, a cura di Luca Pagliari. La prima cosa che salta agli occhi è la brevità delle storie. Ognuna si compone di pochissime pagine, scritte con un linguaggio moderno, diretto e senza fronzoli.
I brani sono simili a quelli di un diario personale, anche se i narratori sono tutti diversi. Questo spiega la mancanza di dettagli e descrizioni, che caratterizzano a contrario i romanzi.
Lo scopo di questo libro non è, infatti, quello di raccontare una storia di fantasia. Vuole, invece, far riflettere su un tema particolarmente caldo: il rapporto con la tecnologia e i suoi rischi.
I racconti sono delle testimonianze reali raccontate dalla viva voce dei protagonisti. Per questo, nonostante l'apparente semplicità, mi hanno toccata profondamente. Complice anche la narrazione in prima persona, il livello di coinvolgimento per chi legge è altissimo.
Personalmente, alcune di queste storie mi hanno fatto piangere, altre mi hanno lasciata incredula. Storie come quella di Sofia, tradita da chi diceva di amarla. O Santiago, perseguitato a causa delle sue passioni e del suo orientamento sessuale. Per non parlare di Enrico, che ha ricattato Gloria per mesi, prima che lei trovasse la forza di denunciare tutto.
Io stessa sono stata vittima di bullismo, quando ero piccola. Erano anni in cui non c'era neanche l'ombra dei social. I computer erano delle scatole di plastica pesantissime, i cellulari non erano così diffusi, e comunque non si chiamavano smartphone. Gli amici non erano a portata di "tastiera", l'unico modo per sentirli era telefonare.
Già così è stato terribile, ve l'assicuro. E al pensiero di cosa mi sarebbe potuto succedere se all'epoca ci fossero stati i mezzi di oggi, mi sento male.
Ci tengo, però, a precisare una cosa: lo scopo del libro non è solo quello di mettere alla gogna i carnefici e compatire le vittime. Pagliari lo dice chiaramente:
In tutti questi anni [...] abbiamo sempre cercato di non essere noiosi e di girare alla larga dai soliti consigli, ci siamo imposti di non scivolare nella palude della retorica e del giudizio.
E questo è un altro aspetto che mi ha colpito molto. Il curatore del libro si limita a mostrare la realtà dei fatti, senza esprimere valutazioni proprie. Tuttavia, invita i lettori a riflettere su quanto hanno appena letto, attraverso uno spazio apposito, al termine di ogni racconto.
In questo modo evidenzia che il vero problema non sono i social, o la rete in sé, bensì l'uso che se ne fa. E, aggiungerei, io e tanti altri come me ne siamo la prova lampante: il bullismo è sempre esistito.
La differenza, tra ieri e oggi, è che le sue capacità distruttive sono notevolmente aumentate. E questo, purtroppo, anche a causa delle possibilità che prima non c'erano. Ma il problema, come dicevo, non è il fatto che esistano queste possibilità, ma come vengono sfruttate.
Ancora una volta, è lo stesso libro che lo dimostra. E lo fa attraverso storie come quella di Cristian, che grazie a Facebook ha potuto superare i confini imposti dalla sua malattia. Oppure come quella di Alessandra, che ha contribuito a tenere unito il suo paese distrutto dal terremoto.
In conclusione...
Il libro non vuole fare la morale a nessuno. Non è un trattato pro o contro la tecnologia, la società in cui viviamo o le istituzioni. Semplicemente, si rifà a una realtà fondamentale: la tecnologia, che lo si voglia o no, esiste. L'importante, è sapere come usarla e come difendersi.
Il progetto #cuoriconnessi
#cuoriconnessi è un progetto nato dalla collaborazione tra Unieuro e la Polizia di Stato, per sensibilizzare in merito a due fondamentali temi: il cyberbullismo e i rischi legati all'utilizzo di device connessi in rete.
Il progetto è rivolto non solo ai giovani, ma anche agli insegnanti e alle famiglie. In particolare, si propone di fornire loro gli strumenti per riconoscere i pericoli nascosti nel World Wide Web. E per utilizzare la tecnologia con consapevolezza.
In questi anni, i curatori dell'iniziativa hanno incontrato oltre 30.000 studenti, di tutte le principali città della Penisola. Ed è proprio grazie a questi incontri che sono nati i libri di #cuoriconnessi.
I volumi, oltre a essere un importante mezzo di comunicazione e di riflessione, sono anche green: possono, infatti, essere scaricati gratuitamente dal sito dell'iniziativa, in vari formati. Per chi preferisce la versione cartacea, si possono trovare, sempre gratuitamente, nei centri Unieuro.
Non solo: #cuoriconnessi ha anche una pagina Youtube dedicata, in cui sono caricati approfondimenti e interviste settimanali. In più, grazie a questo canale, i curatori realizzano delle dirette streaming con le scuole, per approfondire le varie tematiche.
Per saperne di più, non dovete fare altro che visitare il loro sito internet cliccando qui.
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