Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione:2023
Mia Edizione: I edizione febbraio 2023
Genere: young adult
Pagine: 383
Formato: brossura con alette
Valutazione: 5/5
Indice
Trama
Emory Ward è una figlia obbediente e premurosa, è l’angelo custode di suo fratello maggiore Joey, è la sorellina della studentessa più popolare della scuola. Quando viene coinvolta nel terribile incidente che provoca la morte di una ragazza e porta alla luce la tossicodipendenza di Joey, che lo costringerà ad andare in rehab, il suo bisogno di essere vista e ascoltata deflagra. Muovendosi a tentoni tra le nebbie dell’adolescenza, con l’aiuto di pochi, fidati amici, Emory prova a trovare la sua voce e comincia a rendersi conto che le persone sono più complesse, e spesso fragili, di come si mostrano; si accorge che anche gli adulti possono sbagliare e che molti errori si commettono per amore; capisce che per guarire dalle dipendenze non basta seguire una lista di regole e che bisogna salvare se stessi prima di provare a salvare gli altri. Dovrà trovare la forza di affrontare a testa alta le delusioni sentimentali e le umiliazioni, il dramma che ha colpito la sua famiglia e la cappa di segreti e pettegolezzi che avvelena le piccole comunità; non c’è altro modo per capire cosa il mondo, che le vortica intorno, intende farsene di lei. Con questo nuovo romanzo, che racconta il volto invisibile delle dipendenze con rara onestà, Kathleen Glasgow si conferma una delle scrittrici che meglio sa esprimere cosa significa essere adolescenti e giovani adulti nel difficile mondo di oggi.
Chi è Kathleen Glasgow?
Kathleen Glasgow vive a Tucson, in Arizona. Ha esordito nel 2016 con "Girl in Pieces – E poi ci sono io", ottenendo un immediato consenso di critica e di pubblico. Nel 2022 il romanzo è diventato un fenomeno su TikTok, affermandosi come bestseller in tutto il mondo.
Recensione
La storia
La dipendenza è una malattia, né più, né meno, e dovrebbe essere trattata di conseguenza […]
"Ora ti vorrei qui" affronta il tema della dipendenza da sostanze stupefacenti attraverso un punto di vista assolutamente originale. Non si tratta della classica testimonianza di chi ha vissuto il dramma. Kathleen Glasgow si concentra, invece, sulle conseguenze che questa malattia provoca sui famigliari e sulle persone più vicine alla persona che ne è affetta.
La protagonista del romanzo, infatti, è Emory, sorella di Joey, diciassettenne con problemi di droga. E' attraverso i suoi occhi e le sue parole che l'autrice ci guida all'interno di questo terribile inferno.
Emory racconta la sua storia, che è anche quella del fratello, in prima persona e al tempo presente. E credetemi quando vi dico che, se anche non avete mai vissuto sulla vostra pelle quanto descritto nel libro, non potrete fare a meno di immedesimarvi in lei.
Il suo è un mondo fatto di bugie, di non detto, di segreti, di impotenza, di tristezza e rabbia. In questo senso, l'autrice riesce a rispecchiare perfettamente il punto di vista di un'adolescente che, oltre ad affrontare i problemi tipici di quell'età, si trova a vivere una situazione decisamente più grande di lei.
Ma ciò che rende "Ora ti vorrei qui" un ottimo libro è la sua verosimiglianza. Le vicende che Emory vive sulla propria pelle, per quanto frutto di fantasia, potrebbero verificarsi in qualsiasi momento, in ogni parte del mondo. E Kathleen Glasgow lo dimostra ambientando il romanzo in una piccola cittadina americana. Uno di quei luoghi tranquilli, lontani dai pericoli della grandi metropoli, i cui abitanti credono, sbagliando, che problemi come questi siano lontani, che riguardino sempre qualcun altro.
I personaggi
Emory Ward è la protagonista indiscussa del romanzo, nonché il personaggio meglio caratterizzato.
E' su di lei che l'autrice concentra tutta la sua attenzione, guidando noi lettori all'interno del suo universo e della sua psiche. Dall'esterno, la ragazza ha tutto ciò che potrebbe desiderare. Ma è proprio in questo scenario idilliaco che la realtà colpisce duramente la sua esistenza.
I problemi del fratello si abbattono a cascata su tutta la famiglia, aprendo tuttavia la strada ad una crescita interiore che permette di classificare questo romanzo come "di formazione". Emory è, infatti, un personaggio assolutamente positivo, in cui è molto facile immedesimarsi. Non è perfetta: commette errori, e ne paga le conseguenze, come tutti. E questo, unito alla magistrale analisi introspettiva dei suoi sentimenti e pensieri, la rendono un'ottimo esempio per i lettori più giovani.
Altri personaggi importanti sono senza dubbio i coniugi Ward. Come tutto il resto, anche loro sono "raccontati" attraverso gli occhi della figlia. E al pari di Emory, sono anch'essi personaggi positivi, pur commettendo degli sbagli e adottando comportamenti criticabili. Se, quindi, la giovane protagonista può essere un punto di riferimento per gli adolescenti, i suoi genitori lo possono essere altrettanto per i lettori più adulti.
In questo romanzo, infatti, non esistono personaggi "buoni" e personaggi "cattivi. Non c'è una distinzione netta tra il bene e il male, perchè anche l'azione più esecrabile alla fine può essere compresa e suscitare empatia. E ciò rispecchia assolutamente il pensiero dell'autrice:
In questo preciso istante è possibile che un vostro famigliare o amico stia lottando contro una dipendenza […]. Forse siete voi a trovarvi in difficoltà e a nascondere il problema […]. Forse vi sentirete come Joey in questo libro, dei perdenti o immeritevoli di amore o affetto. Non è assolutamente così.
Per converso l'autrice si concentra pochissimo sul personaggio di Joey. Ma questo è ancora una volta assolutamente comprensibile. Emory non è nella testa del fratello. Può solo raccontare le cose così come le vive sulla propria pelle. Per di più, lo scopo del romanzo non è raccontare un esperienza di dipendenza. Ma trattare le conseguenze che quella dipendenza produce.
Stile narrativo
Lo stile narrativo è ciò che rende "Ora ti vorrei qui" un libro ad alto tasso di coinvolgimento.
Questo libro e i suoi personaggi sono stati capaci di di turbarmi nel profondo come pochi.
Come vi accennavo prima, la storia è raccontata esclusivamente dal punto di vista di Emory, al tempo presente e in prima persona. Il lettore saprà perciò soltanto ciò che saprà la protagonista. La quale, ovviamente, non è onnisciente, ma racconta gli eventi a mano a mano che si verificano.
Il libro si legge tutto d'un fiato, grazie ad un registro linguistico adatto a tutti, caratterizzato da frasi brevi e incisive. Ma le parole di Emory, i suoi pensieri e le sue descrizioni sono come stilettate al cuore. Si incastrano dentro di voi, per non andarsene più.
Altro aspetto positivo è la delicatezza con cui l'autrice tratta un argomento così difficile. Katherine Glasgow si limita, infatti, a raccontare le cose come stanno, senza retorica o frasi fatte. Non vuole suscitare compassione, né tantomeno lanciare accuse nel vuoto. Si limita solo ad aprire un varco verso un lato della vita di molte persone che spesso non si conosce.
Il risultato è un libro adatto veramente a tutti, con molteplici risultati: aiuta gli adolescenti a capire meglio sè stessi, e i genitori a capire meglio i propri figli. E lancia anche un messaggio importantissimo. Affrontare una dipendenza non è mai un percorso facile. Ma l'unione e l'amore gli uni per gli altri possono dare una grande mano.
Fonti
Copertina, foto autrice e biografia: https://www.rizzolilibri.it/libri/ora-ti-vorrei-qui/
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