Di Emily Carroll
Titolo originale: THROUGH THE WOODS
Editore: Tunué
Anno di pubblicazione: 2022
Edizione letta: prima edizione giugno 2022
Formato: copertina rigida
Pagine: 208
ISBN: 97867903924
Genere: horror, suspense
INDICE
Dalla quarta di copertina
Chi è Emily Carroll?
Introduzione alla lettura
La mia opinione
Mediagrafia
Dalla quarta di copertina
“Nei boschi di Emily Carroll ipnotizza e stimola: un gotico campo giochi vittoriano su cui aleggiano gli spiriti di Mary Shelley e Edward Gorey, immerso nella sognante foschia di Odilon Redon e infuso della poetica eleganza delle stampe Ukiyo-e. L’ho adorato”.
Craig Thompson, tre volte premio Eisner e autore di Blankets
Cinque racconti misteriosi, raccapriccianti, veri e propri viaggi dentro gli abissi dell’inquietante. Cinque agghiaccianti brividi lungo la schiena, scaturiti dalla macabra e spiazzante immaginazione di Emily Carroll, artista in grado di condensare in poche pagine atmosfere spaventose degne dei grandi del genere.
Vieni a fare una passeggiata nei boschi e scopri chi c’è lì ad attenderti.
Chi è Emily Carroll?
Nata nel 1983 a London, in Ontario (Canada), Emily Carroll esordisce nel
campo del fumetto nell’ottobre del 2010 pubblicando online la webcomic His Face All Red. Pubblica fumetti sul proprio sito web e in varie antologie, contribuendo con le proprie illustrazioni in altri ambiti lavorativi, come il mondo dei videogiochi (Gone Home, The Yawhg). Attualmente vive a Stratford, in Ontario.
Introduzione alla lettura
A indirizzarmi verso questa lettura è stata la ricerca di qualche fumetto alternativo. Conoscendo solo un granello di questo immenso panorama, ho pensato di affidarmi ad alcune liste del tipo "Da leggere almeno una volta nella vita!" trovate in internet.
Nei Boschi mi ha attirato in particolare per lo stile della copertina (si, io giudico dalla copertina) e per il testo in quarta di copertina che l'accompagna. La stridente comunione di quell'illustrazione fiabesca e la promessa di un intenso viaggio nell'inquietante ha fatto il resto.
Nei Boschi (opera vincitrice dei premi Eisner, Ignatz e British Fantasy) si può riassumere come un'antologia di cinque brevi racconti illustrati autoconclusivi e raccapriccianti al punto giusto. Questi cinque racconti sono racchiusi da un'introduzione e una conclusione dal finale inaspettato, che ha il compito di salutare il lettore con un agghiacciante sospiro per togliergli completamente il sonno. O perlomeno instillargli il veleno dell'incubo.
Quattro storie su cinque sono a tutti gli effetti originali, ovvero mai pubblicate da Emily Carroll in altri contesti. Il racconto centrale è invece un riadattamento cartaceo della webcomic His Face All Red, tradotta in italiano come Il rosso sul suo volto che, come accennato poco fa, ha determinato l'esordio dell'autrice nel campo del fumetto nel 2010.
Per aiutarvi a comprendere la suddivisione del testo, vi propongo la scaletta dei racconti e la loro trama (per evitare qualsivoglia spoiler, inserisco il tutto in formato tendina in modo che possiate scegliere se leggerle o meno):
Introduzione
In una stanzetta buia un bambino legge un libro alla flebile luce di un abat-jour, temendo che ci sia qualcosa sotto al proprio letto in paziente attesa.
A casa del nostro vicino
Le mani di una dama sono fredde
Il rosso sul suo volto
La mia amica Janna
Il nido
Per concludere
La mia opinione
Ogni racconto ha una propria forza narrativa, ovvero la capacità di rendere partecipe della vicenda il fruitore dell'opera, che è determinata dal testo e dallo stile di disegno, ma anche dai colori e dalla trama stessa.
Nei Boschi è un esempio di rinnovo del "classico" fumetto: favoleggianti illustrazioni, libere da schematiche suddivisioni in griglia, e brevi testi fluenti che si adattano di volta in volta al disegno determinano una lettura scorrevole e movimentata, in grado di accompagnare lo sguardo del lettore attraverso la storia e il terrore in essa contenuto.
La tavolozza proposta da Emily Carroll è limitata ma sgargiante, ampliata da luci e ombre e ridimensionabile entro l'utilizzo dei colori primari, del verde e al largo impiego di bianco e nero.
Ci sono però degli aspetti negativi in questo rinnovamento.
Già le prime tre pagine del libro, ovvero quelle relative all'introduzione, mi hanno ben poco soddisfatta e se mi fossi basata solo sulle mie prime impressioni probabilmente avrei abbandonato lì la lettura.
Analizzando questo scoramento, credo che sia dovuto almeno in parte all'aver affrontato uno stile differente da quello cui sono abituata. D'altra parte però, la trama e la colorazione peccano in più punti nel resto dell'antologia.
Per quanto riguarda la trama, lì dove mi sarei aspettata una crescita continua del terrore, ho invece sperimentato una sorta di "montagne russe" della paura. Mentre A casa del nostro vicino, Il rosso sul suo volto, Il nido, e Per concludere mantengono un panico crescente e lo spavento istantaneo, l'Introduzione, Le mani di una dama sono fredde e La mia amica Janna lasciano al loro passaggio una semplice sensazione d'ansia nemmeno troppo marcata. Posso azzardare che l'alternanza tra episodi suggestivi e di minor intensità sia stata, a tutti gli effetti, voluta e pensata come tale, ma a mio parere tutto ciò va a ledere la qualità dell'intera opera.
La colorazione alle volte mi è sembrata incompleta, per non dire acerba. Quel che intendo in questo caso è che vi è una bella differenza tra una colorazione volutamente essenziale e una che manca di luci e ombre corrette in metà dell'illustrazione. In Nei Boschi ho riscontrato entrambe le situazioni.
La decisione di recensire Nei Boschi mi ha portato però a dover approfondire i natali artistici di Emily Carroll, ed è così che alle incertezze che ho riscontrato ho potuto affiancare delle attenuanti in parte, se non del tutto, risolutive.
La Carroll infatti è un'illustratrice che pubblica le proprie opere in formato webcomic online. Ho visitato il suo sito (potete trovare il link nella Mediagrafia in fondo alla recensione) ed è impressionante la qualità dei colori e del tratto, nonchè dell'impostazione stessa del fumetto, che risulta essere un'illustrazione interattiva in grado di trascinarci da un dettaglio all'altro fino in fondo alla pagina e nell'incubo più puro.
Cosa è successo nel passaggio da internet all'opera fisica, che ne ha determinato la perdita di pregio? Lo spiega la stessa Emily Carroll parlando dell'adattamento di una webcomic alla stampa, affermando
...penso che funzioni abbastanza bene, anche se penso che potrebbe avere più successo sullo schermo, a dire il vero. Perchè i giri di pagina sono davvero importanti. Con i fumetti dell'orrore, o qualsiasi tipo di fumetto di suspense, se hai impostato uno spavento sulla pagina di sinistra e lo spavento si trova invece sulla pagina di destra, l'effetto scompare immediatamente.
(Sfortunatamente non riesco più a trovare il link all'intervista da cui è tratto questo spezzone)
In definitiva, la concreta qualità di Nei Boschi in versione cartacea è latente a causa di difficoltà nell'impaginazione e nella colorazione, per cui la resa finale dell'insieme dei racconti non rende tanto quanto potrebbe invece in formato webcomic. Non per una mancanza dell’autrice, ma per un cambio a un medium statico e comprensibile entro delle pagine fisiche, per la cui lettura sono per esempio determinanti una luce e un luogo adatti che, spesso, non riescono a essere tali.
Se perciò si vuole lasciarsi artigliare e trascinare negli inquietanti boschi di Emily Carroll, è imperativo imitare il bambino dell’introduzione: a letto, prima di addormentarsi, con la sola luce dell'abat-jour a farci compagnia.
Valutazione: 3,5/5
Mediagrafia
Copertina del libro: https://www.amazon.it/Nei-boschi-Emily-Carroll/dp/8867903926
Su Emily Carroll e foto: https://it.wikipedia.org/wiki/Emily_Carroll
Sito web di Emily Carroll: https://www.emcarroll.com/
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