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Immagine del redattoreElena Barocelli

La magia della neve


Editore: Sperling & Kupfer Editori

Anno di pubblicazione: 2002

Mia Edizione: I° edizione 2002

Genere: crescita personale

Valutazione: 4/5




Phyllis Theroux

Chi è Phyllis Theroux?

Phyllis Theroux, scrittrice, giornalista, insegnante, collabora con testate quali il New York Times e il Washington Post. Per l'associazione internazionale Nightwriters, della quale è fondatrice, tiene seminari di scrittura anche in Italia. Nata a San Francisco, madre di tre figli (tra cui l'attore Justin Theroux, n.d.a.), attualmente vive as Ashland, in Virigina.


Trama

Natale si avvicina e nella tranquilla cittadina di Ryland Falls i bambini sono pieni di aspettativa per le feste imminenti. Ma quest'anno c'è qualcosa di strano nell'aria: gli adulti, tutti presi dalle loro preoccupazioni, non sembrano avere voglia di festeggiare. Per fortuna arriva talmente tanta neve che la città si blocca. Chiusi in casa, senza poter andare a lavorare, gli abitanti di Ryland Falls riscoprono i piaceri a lungo dimenticati: c'è chi insegna al nipotino ad andare in slitta, chi racconta ai figli le storie di Natale della propria infanzia.


Recensione

"La magia della neve" è un libro breve, ma dal grande impatto emotivo. L'ho trovato per caso, durante una delle mie scorribande settimanali in biblioteca. E mi ha subito affascinata, anche se non so bene perché. Forse per la copertina blu in stile cartoons. Forse per l'inchiostro dello stesso colore usato per la stampa, o per le graziose illustrazioni all'inizio di ogni capitolo. Ad ogni modo, me lo sono portato a casa.


La storia, in realtà, è molto semplice: a causa di una forte nevicata, un piccolo paesino rimane bloccato senza elettricità per tre giorni, durante le festività natilizie. Fin qui niente di speciale, direte voi. Ma il volume nasconde tra le sue pagine un messaggio davvero profondo.


Il libro è, infatti, una denuncia contro il sistema capitalistico ed egoistico dei nostri giorni. Un sistema dove l'unica cosa che conta è produrre, preoccupandosi solo di sè stessi. Chi non ce la fa, o la pensa diversamente, viene lasciato indietro.


Questa tendenza al consumismo, putruppo, da molto tempo caratterizza anche il periodo natalizio. I personaggi nel libro si lamentano di "dover fare" per forza qualcosa a Natale: gli addobbi, le decorazioni, spedire gli auguri, le iniziative cittadine, la vacanza, i regali. Dimenticando che ciò che conta non è il "fare" in sè e per sè, ma il perchè.


E' una storia di Natale, molto dolce e romantica, ma che sa parlare al cuore dei lettori in qualunque periodo dell'anno. Il consiglio che l'autrice vuole dare è questo: non perdere di vista le cose importanti, che spesso sono anche le più semplici. Per esempio, trascorrere del tempo in famiglia, cenare insieme davanti al camino, chiacchierare con un vicino di casa.


Ma ancora più fondamentale è non ricordarsene solo a dicembre. Questo stile di vita ci deve accompagnare sempre, anche quando sembra che tutto sia contro di noi, per poi rinnovarsi durante le feste.


L'autrice trasmette tutto questo grazie alla sua scrittura quasi poetica. Il ritmo, tipico delle fiabe per bambini, è perfettamente adatto anche per gli adulti: capace di incantare e far riflettere allo stesso tempo.


Più si avvicina il Natale, più la gente intensifica la propria attività. A Ryland Falls, invece, accade il contrario. Le persone diventano più tranquille, e camminano più lentamente [...]. A Ryaland Falls semba che l'intera città si prepari ad un'esperienza straordinaria, come l'apparizione di angeli o l'improvviso manifestarsi di una forza immensa in grado di cambiare tutto. Come la neve.

Fonti





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