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Immagine del redattoreElena Barocelli

Il lettore in pillole - #3 Gli Ex libris

Aggiornamento: 4 gen 2023

Benvenuti al terzo appuntamento con la rubrica Il lettore in pillole. In quest'occasione, vi parlerò di un altro indispensabile strumento del bibliofilo: l'ex-libris.


Indice dei contenuti



Cos'è l'ex libris?

Il termine ex libris deriva dal latino. Si tratta dell'abbreviazione della frase "Ex libris meis", cioè "Dai libri miei...". In sostanza, l'ex libris consiste in un contrassegno da applicare sul libro, attraverso il quale è possibile risalire al proprietario, alla sua famiglia, o ad una biblioteca personale.


Origini

L'Ex libris ha origini antiche. Il primo accertamento ufficiale risale al XVI secolo, quando Albrecht Dürer ne creò uno su richiesta di Hyeronimus Ebner. Tuttavia, alcune fonti storiche parlano di una prima forma di ex libris religioso, risalente addirittura al 1400.


La vera svolta nella diffusione di questi marchi si deve, però, all'invenzione della stampa. Quest'ultima trasformò i libri in oggetti comuni, anche se spesso destinati alle classi più agiate. Di conseguenza, si rese necessario trovare un sistema per rendere la propria copia qualcosa di unico, che si distinguesse dalla massa


La forma

Timbro di un ex libris

Inizialmente l'ex libris era costituito da un fogliettino, incollato sulla prima pagina del libro. Questa tecnica si diffuse sopratutto in Germania. In Italia era, invece, molto più frequente il timbro, tutt'oggi molto in voga.


Come il segnalibro, anche questo contrassegno può oggi essere realizzato con qualsiasi materiale, purchè funzionale al suo scopo. Ad esempio, il cuoio è un'ottima alternativa alla carta e all'inchiostro. Ancora, una rudimentale forma di ex libris consiste nel firmare a penna i propri libri.


L'arte dell'ex libris

Dal semplice contrassegno di proprietà che erano, gli ex libris si sono evoluti fino a diventare una vera e propria forma d'arte. In un primo momento, il soggetto preferito era lo stemma araldico della famiglia proprietaria. Successivamente, si trasfromarono in veri e propri quadri in miniatura. Come tali, subirono l'influenza delle varie correnti artistiche e storiche del passato.


Dai quadri rinascimentali siamo dunque passati all'Art Nuveau: gli ex libris somigliavano quindi sempre di più alle locandine dei Cafè francesi e veneziani. Una raccolta significativa di questi oggetti si trova nel sito The Bookplate Society.


Il collezionismo

Con l'avvento dell'industrializzione, l'ex libris ha purtroppo perso parte del suo fascino. Tuttavia, è riuscito a sopravvivere, sopratutto grazie al fenomeno del collezionismo. Dato il loro valore artistico-storico, esiste un vero e proprio mercato di nicchia che si occupa della ricerca e della conservazione di questi contrassegni così preziosi, spesso oggetto di scambio in appositi convegni.

Esempio di una collezione di ex libris

La produzione massificata ha colpito però duramente. Quel aria di specialità, di qualcosa di unico e originale, nonchè il senso di proprietà che derivava dall'ex libris, sta venendo meno.


Nelle cartolerie specializzate sono disponibili kit appositi, dotati di timbro, inchiostro e altri stumenti, per creare un proprio ex libris. Tuttavia, questi saranno perlopiù standardizzati. Se sono state prodotte dieci scatole come queste, tutto con lo stesso timbro, cosa differenzia un ex libris da un altro, se non che il nome del proprietario, che spesso va inserito a penna?


Negli ultimi anni si è però registrato un ritorno di fiamma, incredibilmente dovuto agli e-book. Infatti, la mancanza del libro fisico ha trasformata la carta stampata in qualcosa di prezioso, ridonandole un po' dell'antico fascino e splendore perduti.


La mia opinione

Il mondo di Tolkien negli ex libris

Il mio rapporto con gli ex libris è di amore/odio. Non riesco a convincermi che sia una buona idea marchiare un libro con un timbro. Mi sembra quasi di rovinarlo, per quanto questa sia una delle forme più tradizionali. Sopratutto se si tratta di libri difficili da reperire o particolarmente costosi.


Ho quindi adottato una soluzione alternativa: ho creato e stampato dal mio computer dei cartoncini che ho firmato a mano, e che inserisco tra la copertina e la prima pagina dei libri che decido di adottare.


Sempre per restare in tema, tra i volumi che alloggiano sulla mia libreria, trova spazio anche ll mondo di Tolkien negli ex libris, del 1992, ormai fuori catalogo da tempo.


Si tratta di un raccolta di circa 100 ex libris aventi per tema il mondo tolkieniano, creata in onore del centenario della nascita di questo autore. Coincidenza vuole che è stato proprio uno dei primi elementi della mia collezione tolkieniana. Anzi, proprio grazie a questo volume ho scoperto gli ex libris, ed è nato il mio interesse per questa forma particolare di amore verso i propri volumi.


Fonti



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