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Immagine del redattoreElena Barocelli

I fratelli Kristmas - Un racconto di Natale


Autore: Giacomo Papi

Anno di pubblicazione: 2015

Mia edizione: Einaudi Stile Libero Big, 7° ed. 2018

Genere: narrativa

Valutazione: 4/5




Chi è Giacomo Papi?*

Giacomo Papi

Giacomo Papi (Milano, 1968) è uno scrittore e giornalista italiano.

Si è laureato in filosofia all'Università Statale di Milano, dove vive e lavora. Nel 1993 è uscito il suo

primo libro, "Era una notte buia e tempestosa. 1430 modi per iniziare un romanzo", firmato con Federica Presutto. Ha lavorato per la rivista Diario dal 2000 fino alla chiusura nel 2007. Nel 2004 ha fondato insieme a Luca Formenton e Massimo Coppola la casa editrice ISBN Edizioni, di cui è stato anche direttore editoriale. Nel 2008 lascia la casa editrice, diventa editor di Einaudi Stile Libero e comincia a lavorare per la televisione, prima con Daria Bignardi a Le invasioni barbariche e dal 2009 con Fabio Fazio, Pietro Galeotti e Michele Serra a Che tempo che fa, con cui continua a collaborare. Ha pubblicato i romanzi "I primi tornarono a nuoto" (2012), "I fratelli Kristmas" (2015), "La compagnia dell’acqua" (2017) per Einaudi Stile Libero, "Il censimento dei radical chic" (2019) e "Happydemia" (2020) per Feltrinelli. Tra gli altri suoi libri: "Papà" (2002) e "Accusare" (2004). Ha un blog su Il Post, per cui scrive anche di editoria, una rubrica su Il Foglio e collabora con La Repubblica e Il Venerdì. Dal 2017 al 2020 ha diretto la scuola di scrittura Belleville di Milano e la piattaforma di lettura e scrittura online TYPEE. Dal 2021 è direttore del Laboratorio Formentini per l'editoria di Milano e consigliere d'amministrazione della Fondazione Mondadori


Trama (dalla quarta di copertina)

È la notte del 24 dicembre, ma il vecchio Niklas Kristmas, alias Babbo Natale, non può consegnare i regali. Ha una febbre da cavallo e una tosse spaventosa. Se uscisse al gelo – sentenzia l’elfo dottore – ci lascerebbe le penne. Così, a malincuore, l’incarico viene affidato a Luciano, il fratello minore di Niklas. I due hanno litigato anni prima, perché Luciano è un uguagliatore: per lui tutti i bambini sono uguali, e vuole portare a ciascuno lo stesso numero di doni. Mentre lo gnomo orologiaio rallenta il tempo, Luciano ed Efisio, il nano picchiatore, partono a bordo della slitta volante. Ma l’avido industriale dei giocattoli Panicus Flynch, che trama per impadronirsi del Natale, ha sguinzagliato sulle loro tracce le feroci valchirie. Ad aiutare Luciano ed Efisio saranno Maddalena e suo fratello Pietro, due bambini di nove e dodici anni. Per portare a termine la missione c’è bisogno del loro coraggio.


Recensione

Io adoro il Natale, è il periodo dell'anno che preferisco. E ovviamente tutto ciò che è collegato a questa festa speciale mi incuriosisce, soprattutto se si tratta di un libro. Questo è l'atteggiamento con cui ho affrontato la lettura del racconto di cui sto per parlarvi, che ho trovato per caso nella biblioteca del mio paese (se avete letto gli altri miei post, saprete che la biblioteca per me è come un seconda casa, e che molti dei romanzi che vi ho presentato provengono da lì).


"I fratelli Kristmas" segue due distinte linee narrative: le vicende di Luciano, Efisio, e dei fratelli Pietro e Maddalena da un lato, e quelle di Niklas Kristmas e degli abitanti di Ullapoool dall'altro. Il racconto è scritto con un linguaggio semplice e facilmente comprensibile da tutti. Anzi, in certi momenti la narrazione assume il ritmo di una vera e propria fiaba per i più piccoli.


E in effetti gli elementi tipici di questo genere letterario non mancano: gli abitanti di Ullapool, come vuole la tradizione, sono elfi, nani, gnomi (e chi più ne ha, più ne metta), e gli stessi protagonisti dovranno fare a loro volta i conti con altri personaggi di fantasia, più o meno amichevoli.


Si tratta quindi a tutti gli effetti di un libro per ragazzi: tuttavia, il ritmo coinvolgente della narrazione e la sottile punta di umorismo che l'accompagna, lo rendono una lettura piacevole anche per gli adulti. In più, le note a piè di pagina inserite dall'autore impreziosiscono il tutto, richiamando per certi versi quelle che Terry Pratchett (il creatore di Mondo-Disco), era solito inserire nei suoi romanzi.

FunFantasyland è un territorio autonomo, dove non si possono applicare le leggi in vigore nel resto del libro. La dieta carnivora delle valchirie va, perciò, considerata una decisione della FunFanFun™ sulla quale, purtroppo, né l'autore né l'editore hanno potuto intervenire. Ci scusiamo con i lettori, e con le scimmie.

Nonostante il tono perlopiù leggero del racconto, l'autore non manca di richiamare l'attenzione verso temi importanti. In particolare, è presente una critica non troppo velata al consumismo dell'era moderna, che sta via via erodendo lo Spirito del Natale.


Secondo Giacomo Papi infatti, non si attende praticamente più l'arrivo delle festività, intese come occasione speciale per dimostrare l'affetto per qualcuno con un dono: il Natale è ormai divenuto una festa commerciale, in cui i regali si scambiano subito, perdendo il piacere dell'attesa. Spesso poi i doni sono immateriali, cosa che rovina l'atmosfera di gioia e sorpresa che si respira all'apertura dei pacchetti intorno all'albero.


Legata a stretto giro a questo primo tema è un'altra critica, che questa volta Giacomo Papi rivolge alla ricchezza in generale. Essa infatti apparentemente dà la felicità, ma in realtà finisce per prosciugarla: chi è ricco vuole sempre di più, chi è povero anela a ciò che hanno gli altri e che non può avere. La ricchezza quindi non serve nessuno oltre che sè stessa, e la gioia che porta con sè è effimera.


Sempre secondo lo scrittore, il Natale in questo senso è fonte di disuguaglianze sociali tra chi ha tanto e può permettersi altrettanto, e chi ha poco o niente. E questa cosa colpisce in maniera particolare i bambini: anzi è proprio tale pensiero che guida le azioni del personaggio di Luciano l'uguagliatore.


Altro tema centrale è la famiglia, la sua importanza e il suo essere fondamentale, sia quando si è grandi, ma ancora di più quando si è piccoli. Questo emerge con chiarezza nel confronto che l'autore riesce a realizzare tra il clima di Ullapoool, spensierato e amorevole, e il clima di FunFantasyland, un vero e proprio regno del terrore (nonostante sia un parco divertimenti per bambini).


In pratica, il racconto può essere considerato una metafora dei "mali" del mondo moderno, analizzati però in modo mai pesante e noioso. E' un libro che sicuramente fa riflettere, e che personalmente con me ha colpito nel segno, dato che io stessa mi sono spesso interrogata sugli argomenti affrontati dall'autore.


L'unica critica che mi sento di fare (ed è la ragione per cui non ho messo una valutazione piena di 5/5) riguarda alcune "mancanze": avrei infatti preferito che lo scrittore approfondisse alcuni aspetti, che sono stati invece affrontati con superficialità.


Avrei infatti apprezzato una descrizione più dettagliata del mondo di Ullapoool, e mi sarebbe anche tanto piaciuto sapere cosa ha fatto Luciano negli anni in cui si è allontanato. In più, l'episodio dell'incontro tra Niklas Kristmas e Panicus Flynch mi ha lasciata perplessa. Onde evitare di togliervi il piacere della sorpresa, vi dirò solo che la dinamica delle azioni di questi due personaggi, in quel momento così cruciale, poteva a mio parere essere gestita in un modo diverso, più "adulto".


Apparte queste piccolissime pecce, il libro raggiunge pienamente lo scopo che l'autore si era prefissato: divertire, ma al contempo anche far riflettere i lettori su questioni importanti, facendo si che maturino un proprio personale pensiero critico e analitico, non limitandosi quindi ad accettare le cose come sono, solo perché così si è sempre fatto.


Fonti

*https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Papi









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