Editore: HaperCollins
Anno di pubblicazione: 2022
Mia Edizione: 1° edizione 2022
Formato: copertina rigida con sovraccoperta
Genere: saggio
Pagine: 447
Valutazione: 5/5
Indice
Trama (dal libro)
Più di trenta milioni di persone in tutto il mondo hanno letto il Diario di Anne Frank, la tredicenne ebrea che affidò alle pagine di tre quaderni la storia dei due anni trascorsi nascosta con la famiglia e altre quattro persone nella casa segreta ricavata nel retro di un edificio di Amsterdam, fino a quando i nazisti non li arrestarono tutti e li mandarono in un campo di concentramento. Eppure, nonostante il gran numero di saggi, articoli, opere teatrali e romanzi che sono stati scritti su Anne e la sua storia, nessuno è mai riuscito a spiegare come otto persone siano potute vivere nascoste per tutto quel tempo senza essere scoperte, né chi o che cosa abbia portato la polizia alla loro porta. Un team di investigatori guidati dall'ex agente dell'FBI Vincent Pankoke ha vagliato un'enorme quantità di documenti, alcuni mai esaminati prima, e intervistato i discendenti di molte persone che conoscevano i Frank. Avvalendosi delle più moderne tecniche di indagine sviluppate dall'FBI, la Squadra Casi Irrisolti ha ricostruito i mesi che hanno portato all'arresto degli inquilini della casa segreta, giungendo infine a una scioccante conclusione. "Chi ha tradito Anne Frank. Indagine su un caso mai risolto" è la storia della loro missione. Rosemary Sullivan ci presenta gli investigatori che hanno collaborato al caso, spiega il comportamento dei prigionieri e di coloro che li catturarono, stila un profilo psicologico dei principali sospettati, e descrive con straordinaria efficacia come si viveva in tempo di guerra ad Amsterdam... una città in cui a prescindere da quanto eri ricco, istruito o prudente, non sapevi mai di chi ti potevi fidare.
Chi è Rosemary Sullivan? (dal libro)
Autrice di quindici libri, è nota soprattutto per la sua recente biografia della figlia di Stalin. Pubblicata in ventitré Paesi, ha vinto il Plutarch Award, conferito dalla Biographer International Organization ed è stata finalista al PEN/Bograd Weld Award per la categoria biografie e al National Books of Critics Award. Il suo "Villa Air-Bel" è stato premiato dalla Canadian Society for Yad Vashem come miglior libro sulla storia dell'Olocausto. Professoressa emerita all'Università di Toronto, ha tenuto conferenze in Canada, Stati Uniti, Europa, India e America Latina.
Recensione
Il diario di Anne Frank, fin dalla sua prima pubblicazione nel 1947, ha incanto e commosso il mondo. L'adolescente Anne, con la sua famiglia e altre quattro persone, si nascose per circa due anni nella soffitta della fabbrica del padre, la Opekta/Gies & Co., al 263 di Prinsengracht, ad Amsterdam.
Durante questo periodo di tempo, Anne raccontò l'esperienza della vita in clandestinità attraverso un diario, regalatole per il suo tredicesimo compleanno. L'ultima annotazione risale al 1 agosto 1944: appena tre giorni dopo, i clandestini furono scoperti e deportati nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Solo Otto Frank, il padre di Anne, sopravvisse.
L'indagine: parte 1
Da circa ottant'anni, una domanda tormenta i lettori del Diario: chi fu il delatore che rivelò ai nazisti dove si erano nascosti i Frank, i Van Peels e Fritz Pfeffer? Questo libro prova proprio a risolvere il mistero.
Il volume non è altro che il resoconto dettagliato dell'indagine, iniziata nel 2016, su iniziativa di This Bayens e Pieter van Twisk. Il progetto, concepito come un documentario, ben presto si estese, coinvolgendo fino 200 persone. Tra cui anche l'autrice di questo saggio.
Il compito di Rosemary Sullivan, come spiegato da lei stessa era:
[...] Scrivere un libro sull'inchiesta relativa ad un cold case: il mistero mai risolto di chi tradì Anne Frank [...]
Dal mio punto di vista, il risultato è superlativo.
Innanzitutto, il libro è scritto e strutturato benissimo. La prima parte ripercorre in breve la storia della famiglia Frank. In particolare, analizza la figura di Otto, anche tramite le testimonianze di coloro che aiutarono i clandestini a nascondersi.
Per me è stato un continuo colpo al cuore. Leggere quelle parole, sapendo ciò che successo, è veramente triste. Non ero preparata: la maggior parte dei libri che ho letto sull'argomento si concentravano sulla vita nell'Alloggio segreto e su Anne Frank.
Di conseguenza, sono rimasta davvero colpita nel trovare tutte queste informazioni sui benefattori, sul contesto sociale olandese del periodo, e soprattutto sul padre di Anne.
L'indagine: parte 2
La seconda parte del libro è dedicata interamente al lavoro svolto dalla Squadra Casi Irrisolti. L'autrice ne riporta una descrizione precisa e pulita, utilizzando un linguaggio semplice, diretto e coinvolgente. La professionalità della Sullivan è inoltre confermata dalla ricca bibliografia presente alla fine del libro.
Il risultato è una rappresentazione del clima di paura e tensione che si respirava in Olanda, durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. A tutti gli effetti, vi troverete fra le mani un vero e proprio dossier investigativo.
Scartabellando nei numerosi archivi, riordinando documenti e registrando tutto tramite un software appositamente sviluppato, i ricercatori hanno portato alla luce un intricato sistema di corruzione, collaborazionismo e disumanità. Ma anche di tanti gesti di eroismo e resistenza.
L'unico neo che mi sento in dovere di segnalare è la difficoltà che ho incontrato nel ricordare tutte le persone e le sigle citate. Per carità, il glossario alla fine del libro aiuta molto. Tuttavia, non è facile tenere a mente nomi stranieri con cui non si ha famigliarità.
Conclusione
Ciò che tutti vi starete chiedendo è se effettivamente questo libro chiarirà, una volta per tutte, il mistero. Non sarò certo io a rivelarvelo, togliendovi il piacere di una lettura meravigliosa come questa. Vi dico solo che lo sforzo vale il risultato.
Ciò che posso fare, invece, è lasciarvi con questa citazione. Secondo me, racchiude in poche parole il nucleo centrale non solo del libro, ma di tutto il lavoro svolto dagli investigatori:
Il messaggio da cogliere dalla storia di Anne è quello di fermare il pregiudizio e la discriminazione sul nascere. Il pregiudizio inizia quando si parla DEGLI ebrei, DEGLI arabi, DEGLI asiatici, DEI messicani, DEI neri, DEI bianchi. Ciò porta alla sensazione che tutti i membri di ciascun gruppo pensino e agiscano allo stesso modo
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