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Immagine del redattoreElena Barocelli

Baci di carta - Una storia d'amore nata al tempo sbagliato


Copertina

Editore:

Anno di pubblicazione: 1999

Mia Edizione: I edizione 1999

Genere: drammatico, storico

Pagine:

Formato: brossura con alette

Valutazione: 5/5



Indice


Trama

Avvenne tutto così, nel maggio 1991. Racconta l'autore: <<Quando, a Francoforte, a un'asta di francobolli, trovai le prime lettere di Rudolf Kaufmann a Ingeborg Magnusson, non ero alla ricerca di storie. Il lotto 6673 era così descritto: "Germania, ca. 1890-1955, ricco assortimento di francobolli nuovi e usati, oltre a cartoline, lettere, bollettini di spedizione del Reich tedesco, ecc., in diverso stato di conservazione. Enorme valore di catalogo. Base d'asta DM 500". Mi bastò aprire due o tre di quelle lettere per capire che si trattava di lettere d'amore, scritte negli anni immediatamente precedenti la Seconda Guerra Mondiale. Altro non sapevo quando decisi di provare ad acquistare il suo contenuto di francobolli, storie e Storia. Lo portai a casa pieno di curiosità, ma senza sapere che la vicenda in questione mi avrebbe impegnato per anni>>. Si conobbero nell'estate del 1935, a Bologna, gli innamorati di questa storia: un geologo ebreo di Königsberg e una giovane svedese. Lui si recò a trovarla a Stoccolma, lei riuscì a vederlo una volta in Germania. "Baci di carta" è la ricostruzione del loro amore, ma è anche molto di più: la storia dell'appassionante ritrovamento di lettere, documenti o testimonianze che aprono una finestra sull'emarginazione e sulla persecuzione degli ebrei; è la storia dei due protagonisti; ed è un capitolo della Storia più grande, che Rudolf spesso chiama Destino.


Chi è Reinhard Kaiser?

Reinhard Kaiser, nato nel 1950, scrittore e traduttore, vive a Francoforte. Ha pubblicato tre romanzi, e [...] il saggio "Literarische Spaziergänge im Internet" (Passeggiate letterarie in Internet), ricevendo numerosi premi. Tradotto in molti paesi europei, acclamato dalla critica, "Baci di carta" è stato definito un'originalissima fusione di storia vera e finzione letteraria.


Recensione

Il contenuto

"Baci di carta" è molte cose: il risultato di un certosino lavoro di ricerca e di ricostruzione del passato; lo spaccato di una tragica pagina della storia umana; una specchio in cui ogni innamorato può riflettersi e ritrovarsi.


Il protagonista indiscusso di questa vicenda è Rudolf Kaufmann, ebreo tedesco laureato in geologia che negli anni '30 si innamora follemente di Ingeborg Magnusson, una giovane ragazza svedese.

Il loro è il classico colpo di fulmine: è sufficiente uno sguardo, e già si sentono parte di una cosa sola. Ma la distanza che separa la Germania dalla Svezia è notevole, e le occasioni per vedersi sono molto poche. Inizia così tra i due una fitta corrispondenza, che Reinhard Kaiser ha recuperato, selezionato e raccolto in questo libro.


"Baci di carta" acquisisce in questo senso un importantissimo valore storico. Siamo infatti agli albori del nazismo, un periodo notoriamente cupo della storia del '900, che incide inevitabilmente anche sui due piccioncini. Lo si percepisce proprio dall'evoluzione del contenuto delle lettere, la cui positività iniziale è è via via sopraffatta dalla gravità della situazione circostante.


In effetti, l'aspetto migliore del libro è proprio la sua capacità di mostrare, attraverso testimonianze di prima mano, l'evoluzione della scena politica e sociale mondiale, fino ad arrivare alle conseguenze che tutti noi conosciamo. A causa della sue origini Kaufmann sperimenterà ben presto sulla propria pelle gli orrori della follia nazista, che lo priverà a poco delle libertà fondamentali. Eppure lui continuerà a scrivere alla sua Inge, senza nemmeno immaginare che in un futuro non molto lontano la sua storia sarebbe diventata un esempio per molti, anche grazie al fine lavoro di ricerca di Kaiser.


Questo autore ci regala oggi una resoconto straordinario, la cui forza paradossalmente risiede proprio nella sua ordinarietà. La relazione di Rudolf e Inge non ha nulla di diverso da un qualsiasi altro rapporto sentimentale dei nostri tempi. Anzi, capita spesso anche ai giorni nostri che per varie ragioni alcuni innamorati siano costretti a mantenere in vita una relazione a distanza.


Ciò che contraddistingue questa vicenda è quindi solo il periodo storico in cui essa si svolge e che la trasforma in una ulteriore e importantissima testimonianza, seppure involontaria, delle conseguenze che i conflitti bellici e l'odio razziale possono provocare. Testimonianza che assume ancora più valore, considerando ciò che sta succedendo in questi anni intorno a noi.


Proprio per questo non possiamo fare a meno di provare un'immensa tristezza per questa coppia così sfortunata, ma anche una profonda ammirazione. Noi che viviamo ai tempi dei social e dei telefoni che con un solo clic accorciano anche distanze chilometriche, possiamo solo imparare da Rudolf e Ingeborg, capaci di mantenere in vita per anni una relazione sentimentale basata su lettere e cartoline.


Lasciatevi quindi trasportare da questa breve ma significativa vicenda amorosa che ha il sapore delle cose perdute di una volta, di quando ricevere una lettera era un'emozione tutta particolare che, grazie a libri come questo, ogni tanto è possibile sperimentare di nuovo.


Stile di scrittura

Lo stile di scrittura di questo autore forse non è propriamente originale, ma riesce comunque a ottenere l'effetto voluto. Il merito sicuramente va alla scelta di non suddividere il libro in capitoli, rendendo così la narrazione molto più lineare e coinvolgente; ma anche alla capacità di Kaiser di equilibrare il racconto dosando sapientemente i brani tratti dalle lettere con altri paragrafi scritti di suo pugno, sopperendo così alla mancanza degli scritti di Ingeborg e colmandone i vuoti.


Kaiser ci guida perciò alla scoperta della vicenda amorosa di Ingeborg e Rudolf in modo semplice e diretto, quasi in punta di piedi, come se non volesse disturbare. Il suo stile narrativo molto pacato e pratico denota tutto il suo rispetto nei confronti dei documenti che ha in mano, della storia che raccontano e dei loro ex proprietari, trasformando "Baci di carta" in un vero e proprio tributo all'amore.


L'autore lascia che siano i fatti a parlare da sè, guardandosi bene dal commentare le scelte del protagonista o esprimere giudizi personali. Questo aiuta certamente noi lettori a inquadrare meglio la storia e il suo svolgimento, senza che il suo intervento sia percepito come eccessivamente invasivo.

Da quando mi erano capitate fra le mani le prime lettere, avevo cercato più volte di ricavarne un romanzo. Ma i miei tentativi erano sempre falliti, e nel frattempo credo anche di avere capito perchè. Non avrei mai potuto arricchire con invenzioni letterarie una storia che - così come l'ho trovata - non sarei mai stato in grado di concepire. Avrei potuto solo deformarla o rovinarla.

"Baci di carta" non è quindi una rielaborazione di una storia vera; è la storia vera di un amore fatto di piccole accortezze e dolcezze, che dà la forza di sopportare tutte le avversità. E che se anche finisse, lascerà comunque in noi un dolce ricordo in cui perdersi ogni tanto.


Conclusioni

Voi credete nel destino? Io un po' si, e penso che la genesi di questo libro ne sia la prova. Un ulteriore tentativo di rendere giustizia alle vicende di tanti altri Ingeborg e Rudolf, separati loro malgrado dalla vita, ma per sempre uniti grazie ad autori come Kaiser che, grazie al loro lavoro, ne mantengono viva la memoria. E quale modo migliore per onorarli se non leggendo questo volume?


Fonti





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