Editore: Sonzogno
Anno di pubblicazione: 1997
Mia Edizione: I edizione gennaio 1997
Genere: horror
Pagine: 253
Formato: brossura con alette
Valutazione: 5/5
Indice
Trama
Celate nella cripta di una chiesa antica in demolizione, Elaine trova putrefazione e decomposizione: ma il fascino della morte può essere contagioso... Hanno commesso un crimine per il quale nessun tribunale può condannarli: ma esistono "altri" tribunali, "altre" punizioni... Ballard era la spia perfetta, un uomo con l'astuzia di un animale, o viceversa? Harry pensava di aver già conosciuto il massimo della sofferenza e della malvagità, poi una bella vedova è entrata nella sua vita recando con sé l'inferno e mettendolo faccia a faccia con forze di inimmaginabile depravazione... Una raccolta di racconti dell'orrore.
Chi è Clive Barker?
Nato a Liverpool nel 1952, è considerato uno dei massimi esponenti del New Horror nonché eccellente scrittore, tra i pochi ad aver trascinato l'orrore fuori dalla sua nicchia di appassionati. Dopo la serie dei "Libri di sangue", in sei volumi, Barker ha scritto numerosi altri romanzi e saggi, sceneggiato, diretto e prodotto film e videogiochi. Attualmente vive a Los Angeles, assieme al compagno e alla figlia di lui.
Recensione
Il contenuto
Prosegue il mio percorso alla scoperta delle opere di Barker, padre di alcune delle figure horror più iconiche degli ultimi tempi (come Hellraiser e Candyman).
"Libro di sangue 3" è il terzo capitolo dell'omonima saga, nonchè il migliore fra tutti quelli che ho letto finora.
Non è una una semplice antologia di racconti horror, bensì il mezzo con cui Barker abbandona le vesti del mero scrittore, trasformandosi in un "ricercatore" dell'occulto a tutto tondo.
La prima parola che mi è venuta in mente leggendo le storie è stata rivisitazione. Con questo libro, l'autore dona una veste del tutto nuova a temi classici del genere grazie a racconti assolutamente essenziali, quasi ridotti all'osso, conditi con quel pizzico di gore che è la sua firma.
Le storie di "Libro di sangue 3" sono sono cupe, oscure, intrise di ciò che può essere definito terrore primordiale, vale a dire la paura di essere costantemente inseguiti da qualcosa intenzionato a trasformarci nel suo prossimo pasto. Un'angoscia che l'essere umano ha imparato a conoscere fin dall'alba dei tempi quando, vestito di sole pelli e con rudimentali strumenti a disposizione, doveva combattere tutti i giorni la tragica battaglia per la vita, in un mondo non ancora plasmato a sua immagine e somiglianza.
Se deciderete di leggere questi scritti, sappiate che non c'è scappatoia: una volta che avrete messo piede nel mondo diabolico di Barker, ne verrete lentamente risucchiati come dalle sabbie mobili. Più sentirete di non reggere l'orrore che avete davanti e cercherete di sfuggirgli, meno riuscirete a farlo. "Libro di sangue 3" vi legherà alla sedia con il suo ritmo seducente, la sua narrazione dura e spietata, i suoi personaggi essenziali e al contempo accattivanti, impedendovi di chiudere il libro finché non avrete ascolt... ehm, letto, tutto ciò che ha dirvi.
Caratterizzazione dei personaggi
Così come nelle prime due raccolte della saga, Barker non ama perdersi in inutili giri di parole. E questo è tanto più vero con riguardo ai suoi personaggi, tutti diversi eppure simili sotto molti aspetti.
A differenza di altri autori, Barker predilige una caratterizzazione veramente minimale, giusto quel che basta per dare un minimo di spessore al personaggio di turno.
L'autore quindi non dedica infiniti paragrafi alla descrizione e all'analisi fisico-caratteriale dei suoi protagonisti. Al contrario, li disvela a poco a poco, lasciando dietro di sè una scia di briciole che noi lettori dobbiamo cogliere, come moderni Hänsel e Gretel.
Per contro il livello di empatia che si crea tra lettore è personaggio non è molto alto. Normalmente lo considererei un aspetto negativo in un libro, ma stranamente questa volta non è così, anzi. Barker gestisce i suoi personaggi con l'abilità di uno stratega, usandoli come le tessere di un mosaico macabro per dar vita ai suoi incubi, obbligando poi noi lettori a combatterli. Nei suoi scritti non c'è spazio per la compassione e il sentimentalismo, ma solo per l'orrore.
Ed è proprio qui che si coglie la bravura dell'autore: nonostante la caratterizzazione molto limitata dei personaggi, questi e le loro storie vi si imprimeranno a fuoco nel cervello, e non se ne andranno più via. A dimostrazione del fatto che alcune volte non servono tante parole per creare un capolavoro, se si sanno usare bene i mezzi a disposizione.
Contesto ambientale
Similmente ai personaggi, anche sotto profilo "ambientazione" Barker è molto conciso nelle descrizioni. I luoghi in cui le storie si svolgono sono strettamente funzionali a dare uno sfondo alla vicenda, perchè in "Libro di sangue 3" non importa tanto il dove, o il chi, ma il come.
Tutti aspetti, questi, che di solito fatico ad apprezzare. Ma con questo libro il coinvolgimento per me è stato tale da farmi dimenticare praticamente tutto il resto.
Barker si propone perciò come portavoce dell'orrore che ci circonda, un rappresentante di quel particolare gusto per l'orrido che in fondo tutto noi possediamo, anche se cerchiamo di fingere il contrario. Per questo l'autore non perde tempo ad esaltare aspetti che appaiono poco significativi rispetto al suo scopo ultimo.
Stile di scrittura
Anche lo stile di scrittura non discosta molto da quello dei due titoli precedenti. Barker è duro, diretto, spietato: una lama ben affilata che trafigge nel profondo il cuore del lettore rimasto assolutamente privo di difese.
Baker predilige poi una narrazione in terza persona, in grado di trasformarci in spettatori inermi di fronte all'orrore che si svolge sotto ai nostri occhi. Per di più, nonostante l'autore prediliga anche questa volta un registro linguistico medio-alto, il libro è assolutamente comprensibile. Anzi, questo stile di un po' sofisticato non fa altro che accentuare le sensazioni del lettore.
Le storie appaiono perciò caratterizzate da quell'aura di malinconia tipica dei migliori romanzi gotici, lasciando intendere tra le righe che sta per succedere qualcosa di imprevisto (e non necessariamente positivo), creando uno stato di tensione costante che ci accompagna fino all'ultima pagina.
Le storie
I morti percorrono strade assai affollate, e ciascuno ha una storia terribile da raccontare
La vita della morte
Racconto moderno che celebra il rapporto di amore e odio tra due entità primordiali, quali la Vita e la Morte, che trovano nel corpo della inconsapevole Elaine il mezzo con cui manifestarsi violentemente nella nostro mondo.
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