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Immagine del redattoreElena Barocelli

Il colore della magia (Ciclo di Scuotivento #1)

Aggiornamento: 17 set 2023


Autore: Terry Pratchett

Editore: Salani Editore

Anno di pubblicazione: 1985

Mia Edizione: 1°edizione 2016, terza ristampa gennaio 2020

Genere: fantasy, umoristico, parodia

Valutazione: 4,5/5


Chi è Terry Pratchett? (dal libro)

Sir Terry Pratchett
Sir Terry Pratchett

Sir Terry Pratchett, nominato OBE (Ufficiale dell'Impero Britannico) per meriti letterari nel 1998 è stato uno degli autori più celebri ed amati in patria. Inventore della saga di Mondo Disco, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui la Carnagie Medal, l'investitura a Cavaliere per i servizi alla causa della letteratura e quattro lauree honoris causa. E' stato votato come il più grande scrittore del Regno Unito dopo J. K. Rowling (autrice della saga di Harry Potter, n.d.a.), ha venduto più di 70 milioni di copie, e i suoi libri sono i più rubati in assoluto nelle biblioteche della Gran Bretagna. E' morto nel marzo del 2015.


Trama (dal retro della copertina)

In un mondo sorretto da quattro elefanti magici che poggiano sul guscio di una tartaruga gigante, comincia la più stramba, scatenata ed esplosiva delle avventure: il primo libro della saga di Mondo Disco, dove tutto ha inizio.


Rappresentazione di Mondo Disco, sorretto da quattro elefanti collocati sulla schiena della grande tartarugaA'Tuin
Rappresentazione di Mondo Disco, sorretto da quattro elefanti collocati sulla schiena della grande tartaruga A'Tuin

Recensione

In un remoto scenario multidimensionale, in un piano astrale mai destinato a volare, le volute di foschia stellare ondeggiano e si dividono... Guarda...

Comincia così una delle più grandi avventure fantasy che siano mai state raccontate, frutto della brillante mente di Sir Terry Pratchett. In realtà, questo non è il primo romanzo che leggo di questo autore. Ce ne sono stati diversi altri, primo fra tutti "Il Tristo Mietitore", di cui conservo ancora una copia malandata nella mia libreria. Ma ora ho deciso di partire da dove tutto ha avuto effettivamente inizio, cioè da "Il colore della magia", che fa parte del Ciclo di Scuotivento (dal nome del protagonista)


Terry Pratchett era uno scrittore poliedrico: se Tolkien è il "padre" della letteratura fantasy, Sir Pratchett fa sicuramente parte del parentado. I suoi romanzi sono suddivisi in 6 cicli ( compeso quello di Scuotivento) e 3 serie (che vi riporto qui sotto), ai quali si aggiungono altri titoli non catalogati.


I cicli

  • Ciclo di Scuotivento

  • Ciclo delle streghe

  • Ciclo di Morte

  • Ciclo della guardia

  • Ciclo di Tiffany

  • Ciclo Moist von Lipwig (attualmente non ancora tradotto in italiano, come purtroppo tanti altri libri dei cicli precedenti)

Le serie

  • Serie del Piccolo Popolo

  • Serie di Johnny Maxwell

  • Serie della Lunga Terra


Per la maggiror parte, le storie sono ambientate sempre nel Mondo Disco, anche se di volta in volta i protagonisti cambiano (ad esempio: le strega Nonnina Wheatherwax, il comandante della Guardia Cittadina Sam Vimes, la giovane Tiffany, tanto per citarne alcuni).

Il mago Scuotivento
Il mago Scuotivento

Tornando a Il colore della magia, come avrete capito il protagonista è Scuotivento, un mago fallito e terribilmente sfortunato. Non ha mai completato la sua formazione, a causa di un brutto incidente con un incantesimo, che ora cerca in tutti i modi di farsi pronunciare da lui, specialmente nei momenti di maggior tensione.


L'altro personaggio principale è Duefiori, il primo turista che sia mai esistito nel Mondo Disco. Duefiori è un assicuratore pieno di soldi e un po' ingenuo, che non conosce la lingua e che vuole riprendere tutto con la sua macchina fotografica, vivendo quelle che lui considera esperienze esaltanti: partecipare ad una rissa da taverna, incontrare gli eroi di cui ha tanto sentito parlare, visitare altri mondi, ecc...


Inizialemente Scuotivento gli farà da guida, maledicendolo molte volte nel corso della storia a causa della sua propensione a cacciarsi (e a cacciarlo) nei guai. Ma il loro rapporto a poco poco si trasformerà in una vera amicizia, che li trascinerà dalla città di Ankh-Morpork fino (letteralemente) ai confini del mondo (e oltre), passando per montagne capovolte e templi in cui è vietato pronunciare il numero "compreso tra il 7 e il 9".


Dall'incontro tra i due ha quindi inizio la più assurda, esplosiva, dissacrante, ma soprattutto divertente storia che io abbia mai letto. Terry Pratchett è un vero e proprio maestro: la sua capacità descrittiva, la costruzione dei personaggi e la sua immaginazione sono semplicemente superlative.


Così come Tolkien ha dato vita alla Terra di Mezzo, popolandola di esseri incredibili, lo stesso ha fatto Pratchett. Mondo Disco è abitato da tutte le creature possibili e immaginabili: oltre ai maghi come Scuotivento, possiamo trovare driadi, gnomi, elfi, draghi, troll di tutte le specie. E naturalmente le divinità, che in questa storia ricoprono un ruolo fondamentale.


L'autore è in grado di prendere tutti gli elementi iconici del fantasy, shakerarli, e riproporli ai sui lettori in modo completamente innovativo. Se sceglierete di leggere i suoi libri, preparatevi a ridere fino alle lacrime. I suoi racconti sono delle vere e proprie parodie di tutto ciò che ci è stato insegnato appartenere a questo genere letterario, oltre che della stessa società contemporanea.


Con Pratchett, gli eroi sono poco più che barbari, i bagagli sono dotati di gambe e di denti affilati, gli studiosi cercano di scoprire il sesso della grande tartaruga su cui si regge l'intero mondo, i troll marini soffrono di "maree croniche", e gli dei giocano a dadi con la vita degli abitanti (barando clamorosamente). Persino Morte ha un ruolo di spicco.


Pratchett è quindi in grado di scavare al di sotto della tipica aura di epicità che spesso caratterizza i romanzi fantasy più famosi, riuscendo a mostrare gli aspetti più rozzi e umani dei protagonisti, miscelandoli abilmente con elementi dell'epoca moderna.


Scorrendo le pagine si percepisce tutta la profonda cultura, intelligenza e preparazione dello scrittore. Ma la sua capacità di non prendersi troppo sul serio gli ha permesso di creare un qualcosa di completamente nuovo, mai visto. E' relativamente facile scrivere un libro fantasy seguendo i canoni standard; il difficile è farne una parodia, creando creando al tempo stesso qualcosa di unico e di originale, che non si riduca ad una mera presa in giro gratuita di altri classici.


Leggendo possiamo quindi imbatterci in perle come...

Era il Colore Reale, di cui tutti gli altri sono riflessi meramente slavati. Era l'ottarino, il colore della magia. Era vivo, risplendente vibrante ed era l'indiscusso pigmento dell'immaginazione, poiché ovunque apparisse stava a significare che la semplice materia era serva dei poteri della mente magica. Era l'incantamento stesso.

Per poi assistere un cambio totale di registro, scontrandoci con descrizioni come questa:

Cieco Io doveva il suo nome al fatto che, al posto delle orbite, c'erano soltanto due membrane. Gli occhi, che possedeva in numero impressionante, avevano una vita semi-indipendente tutta loro. Di solito, parecchi vagavano sopra il tavolo.

Purtroppo, c'è anche il rovescio della medaglia. In alcuni punti ho avuto delle difficoltà a seguire il filo della storia. In quanto narratore onnisciente, Pratchett tende ad anticipare eventi apparentemente senza alcun filo logico, saltando letteralmente di palo in frasca. Certo, alla fine tutto si spiegherà e ogni cosa acquisterà senso, ma questa scelta narrativa può lasciare perplessi all'inizio.


In più, in alcuni momenti l'autore si diletta nella descrizione delle profonde interconnessioni esistenti nel suo racconto, parlando di piani di realtà e altre dimensioni, spesso perdendosi in discorsi complessi. Il problema è che per lui, che quel mondo l'ha creato, è tutto chiaro; lo è meno invece per chi si avvicina a queste letture per la prima volta. Pure io che già avevo letto in passato altri suoi libri, ho fatto fatica in alcuni punti.


Al di là di questo, i romanzi di Terry Pratchett sono una boccata d'aria fresca. La loro leggerezza e spensieratezza favoriscono la lettura anche dopo una giornata pesante, riuscendo nonostante tutto a strapparvi un sorriso. Una volta che avrete fatto la conoscenza di Scuotivento, vi sfido a provare ad abbandonarlo prima di aver raggiunto l'ultima pagina.


Se vi ho incuriosito, o se già conoscevate Pratchett ma non aveva mai avuto occasione di leggere i suoi scritti, allora seguitemi in questo viaggio. Vi assicuro che non ve ne pentirete.


Curiosità - Attenzione contiene spoiler (da wikipedia)

Navigando in internet ho trovato queste chicche sulla pagina wikipedia dedicata a Terry Pratchett. Sono sincera, dei riferimenti di cui si parla ne ho colto solo uno durante la lettura. In ogni caso, ve li riporto, anche se vi suggerisco prima di leggere il libro, per non rischiare di rovinarvi la sorpresa.


  • Molti dei personaggi e delle ambientazioni del libro, in particolare il primo capitolo, fanno riferimento alla serie di fantasy sword and sorcery di Fritz Leiber con protagonisti Fafhrd e il Gray Mouser; in particolare i personaggi di Bravd e Donnola sono modellati su questi ultimi.


  • In più occasioni Pratchett fa incontrare Scuotivento e Morte. In una di esse riprende una vecchia e famosa storiella su un uomo che ha appuntamento con la morte, nota in Italia anche per la canzone Samarcanda di Roberto Vecchioni. Pratchett ribalta la situazione svelando subito il colpo di scena finale: Morte spiega il proprio stupore a Scuotivento nel vederlo lontano dal luogo del loro previsto appuntamento e si offre di procurargli un cavallo molto veloce. A questo proposito, aggiungo che lo stesso Vecchioni si ispirò ad una storia dei Paesi Arabi, che vi riporto qui sotto e che potete trovare anche nel libro Scary stories to tell in the dark di Alvin Schwartz.

"Un giorno un servò incontro la Morte al mercato. Per fuggire da lei, chiese al suo padrone un cavallo, con il quale intendeva scappare a Samarcanda. Il padrone glielo diede, dopodichè decise di chiedere spiegazioni alla Morte sul perchè avesse spaventato il ragazzo. La Morte sorpresa rispose che non era quella la sua intenzione. Era solo stupita di trovare il servo al mercato, dato che lo aspettava quella sera a Samarcanda."


  • Il mostruoso Bel-Shamaroth e i draghi di Wyrmberg parodiano rispettivamente i Grandi Antichi di H. P. Lovecraft e i dragonieri di Pern di Anne McCaffrey.


  • Nel romanzo compaiono anche citazioni di altre opere: "Ecco un altro bel pasticcio in cui mi hai ficcato" è una frase tipica di Stanlio e Ollio, e "di andare dove nessun uomo [...] era mai giunto prima" è parte della frase di apertura della serie televisiva Star Trek.


  • Il problema dello smaltimento delle scorie nucleari e l'esperienza di Pratchett, in qualità di addetto all'ufficio stampa per la Central Electricity Generating Board, in tema di centrali nucleari riecheggiano nello smaltimento dei libri di incantesimi.

Fonti


Fonti delle immagini








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