Editore: Giunti
Anno di pubblicazione: 2021
Mia Edizione: I edizione gennaio 2021
Genere: young adult
Pagine: 216
Formato: brossura con alette
Valutazione: 4/5
Indice
Trama
Pedro il ribelle, Valentina l'influencer, Marta la cinica, Andrea il ragazzo più antipatico dell'universo e ancora l'intrigante Anita, Roberta, Silvia, Casamassima, Paola, Renzo e Chiara sono studenti del quinto anno di un liceo classico in una piccola città del nord Italia. Tutto ha inizio a lezione, quando un bigliettino intercettato dal professore di Lettere Roberto Elpidi scatena un dibattito, da cui emerge che nessuno dei ragazzi sa chi è veramente, né si è mai posto il problema di interrogarsi al riguardo. C'è già chi sogna di diventare beauty vlogger, chi street dancer e chi si sente imbrigliato da un destino già scritto dai genitori. Così il prof tenterà di spiegare loro l'esortazione di Socrate, Conosci te stesso, ma in un modo del tutto originale. Organizzerà un ritiro in un rifugio di montagna, lontano dalle comodità cittadine. Lassù, isolati dal mondo e costretti a vivere fianco a fianco per un mese intero, dovranno appianare le loro divergenze senza potersi rintanare nei social. Si dedicheranno a trovare se stessi fra innamoramenti improbabili, segreti inconfessabili, tradimenti dolorosi e potranno contare solo sull'amicizia.
Chi è Andrea Maggi?
Nato a Pordenone e laureato in Lettere a Trieste, insegna in una scuola secondaria. Ha pubblicato "Morte all'Acropoli" (2014), vincitore del premio Massarosa 2015, "Il sigillo di Polidoro" (2015), "Niente tranne il nome" (2017) ed è tradotto in Spagna e in America Latina. Per ragazzi ha scritto il romanzo "Guerra ai prof!" e, dedicato a loro, il saggio "Educhiamoli alle regole. Istruzioni per crescerli responsabili e felici" (2019). Durante il lockdown del 2020 è uscito il suo e-book "Insegnare ai tempi del Coronavirus".
Nel 2017 ha debuttato nel docu-reality di Rai Due "Il Collegio" nel ruolo di Professore di italiano, latino ed educazione civica, diventando in breve tempo <<il professore più amato d'Italia>>. Molto seguito sui social dai giovani, ha oltre 400 mila follower su Instagram (@andreamaggi1), ed è presente anche su Facebook (Andrea Maggi_prof.) e su Twitter (@Andrea_Maggi_au).
Introduzione
Il motivo principale che mi ha spinto a leggere questo libro è stato il nome dell'autore. Andrea Maggi è, infatti, il famoso professore del reality tv "Il Collegio", trasmesso da Rai Due.
Perciò, quando ho notato questo libretto, che mi guardava invitante dallo scaffale della biblioteca, non ci ho pensato due volte, e l'ho subito preso in prestito.
Recensione
La storia
Molti pensano che la vita di un giovane scorra liscia come l'acqua di un fiume. Ma l'acqua di un fiume è liscia solo in superficie, perchè appena sotto, anche se non li vedi, ci sono gorghi, vortici, correnti impetuose, che se non hai la forza di contrastare, ti trascinano via. Ovvio che, se non t'immergi, non te ne accorgi.
Bastano poche pagine per capire che ci troviamo di fronte ad un romanzo di formazione.
Tanto per cominciare, la storia è ambientata in uno dei contesti più caratteristici dei libri per ragazzi.
Nello specifico, si tratta di una quinta liceo che, grazie al professor Elpidi, trascorre un mese in un'isolata baita in montagna, lontana da tutte le comodità della vita moderna.
E proprio questa esperienza diventa il pretesto grazie al quale l'autore tratta alcuni dei temi più cari per i giovani d'oggi, come il rapporto con i social, l'amicizia, il coraggio, il rispetto e la scoperta di sè.
La caratterizzazione dei personaggi...
Da questo punto di vista, la scelta dei personaggi è assolutamente azzeccata.
I protagonisti sono senza dubbio i ragazzi, che i lettori impareranno a conoscere grazie a una trovata geniale: i flashback.
Attraverso i ricordi e i pensieri degli studenti, l'autore ne porta alla luce i segreti e le esperienze personali.
Ognuno è caratterizzato da una propria diversa personalità e modo di fare. Eppure, sono legati gli uni agli altri da un unico filo conduttore.
Tutti loro stanno per abbandonare per sempre gli ultimi strascichi dell'infanzia, per entrare nel mondo degli adulti. Un mondo ricco di opportunità, certo. Ma anche terribilmente duro e spietato.
In questo senso, i ragazzi sono come delle pecorelle smarrite, chiuse nel recinto dello loro convinzioni e realtà quotidiane, in cerca di qualcuno che indichi loro la via da seguire.
E quest'ultimo è rappresentata proprio da Elpidi.
Volendolo paragonare ad un personaggio fantasy, il professore è il saggio che guida l'eroe lungo il suo percorso. O che gli dà la spinta necessaria per mettersi in moto. Un soggetto importante quindi, ma pur sempre secondario. Tant'è che l'insegnante rimane sullo sfondo per circa tre quarti del romanzo, proprio a sottolineare la centralità dei giovani protagonisti.
Eppure, anche il professore sarà parte attiva nella crescita emotiva e personale dei suoi studenti. Scoprendo, alla fine dell'esperienza, qualcosa in più anche su di sè.
Aspetti negativi
L'unica critica che mi sento di fare riguarda lo scarso approfondimento dell'aspetto psicologico. E' vero anche che, rispetto alla finalità del romanzo, i caratteri sia di Elpidi che degli studenti sono sufficientemente tratteggiati. Infatti, il racconto in sè appare, tutto sommato, equilibrato.
Semplicemente, credo che una maggiore introspezione avrebbe reso più facile immedesimarsi nei personaggi. Ho fatto molta fatica in questo senso, a differenza di altri romanzi dello stesso genere che mi è capitato di leggere.
Un altro neo riguarda alcuni atteggiamenti e modi esprimersi dei ragazzi e dello stesso professore, nonché le relative conseguenze (o l'assenza di queste). In alcuni momenti è fin troppo evidente la "finzione" tipica di un'opera di fantasia come questa. Manca giusto quel pizzico di realismo in più, cosa che ha, purtroppo, limitato in parte la magia del racconto.
...e dell'ambiente
A far da sfondo a questo romanzo sono le montagne friulane della Val Zemola.
In realtà, il contesto ambientale è considerato veramente molto poco. Non si può parlare di "descrizione" nel vero senso della parola.
Certo, l'autore fornisce qualche punto di riferimento qui e là. Ma tutto appare sempre collocato in secondo piano.
Da un lato, questo scelta mi ha delusa. Ho sentito molto la mancanza di quel senso di raccoglimento tipico dei luoghi isolati. La classica situazione in cui ci si siede tutti insieme, avvolti dalle coperte, con una tazza calda in mano, illuminati solo dalla luce del fuoco acceso.
Dall'altro, mi rendo conto che questa assenza è assolutamente coerente con lo scopo del libro.
La colonna portante di tutto il racconto è il viaggio dei ragazzi alla scoperta di sè stessi. Perciò, è normale che l'attenzione dell'autore (e quindi, dei lettori), sia concentrata esclusivamente su di loro, tralasciando tutto il resto.
Stile di scrittura
Uno dei pregi di "Conta sul tuo cuore" è la narrazione. Semplice e lineare, mantiene alta l'attenzione per tutto il tempo grazie a dei ben inseriti colpi di scena. Il risultato è una lettura scorrevole, che non annoia.
Il professor Maggi predilige, poi, un registro linguistico adatto a tutti. Inoltre, è molto diretto: pur trasmettendo insegnamenti significativi, non si perde in giri di parole o frasi troppo complicate da capire.
Altra cosa che ho apprezzato molto è che l'autore non cade nei soliti stereotipi legati alla generazione Z, o in critiche inutili e non costruttive. Riconosce le difficoltà e le debolezze tipiche dell'età, senza esprimere giudizi, ma limitandosi solo a fornire alcune linee guida per crescere.
Conclusioni
Nonostante qualche piccola perplessità, il libro complessivamente mi è piaciuto. Consiglio vivamente a tutti di leggerlo: ai giovani, perchè li può aiutare a diventare più adulti; e agli adulti, per ricordare com'era essere giovani.
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